La ricerca qui condotta circoscrive un preciso arco temporale di riferimento a un triennio di importanza peculiare, ovvero dalla marcia su Roma fino alla promulgazione della legge che mise al bando le associazioni: ciò che di questo triennio verrà esaminato sarà la compresenza di parlamentari che fossero tanto in carica nel potere legislativo quanto affiliati alle medesime logge di appartenenza. Si è partiti dunque da un intervento preliminare di tipo strettamente archivistico e abbastanza poderoso, ovvero l’esame incrociato tra gli elenchi nominativi di deputati (eletti nelle due legislature, XXVI e XXVII, che racchiudono il triennio) e senatori (nominati tanto nelle dette legislature quanto in precedenza) e quelli degli iscritti alla massoneria per lo stesso periodo. Ben ventritré nomi di siciliani spiccano tra quelli dei non pochi massoni che figurano con certezza quali deputati o senatori in carica durante l’unico triennio in cui il fascismo e la massoneria convissero nelle aule del Parlamento italiano.
La massoneria dalla Sicilia al parlamento fascista, in «Nuovo Meridionalismo/Studi», a. VI, n. 11, ottobre 2020, pp. 29 e ss., ISSN 2464-9279 / Fragale, Luca. - In: NUOVO MERIDIONALISMO STUDI. - ISSN 2464-9279. - (2020).
La massoneria dalla Sicilia al parlamento fascista, in «Nuovo Meridionalismo/Studi», a. VI, n. 11, ottobre 2020, pp. 29 e ss., ISSN 2464-9279
Luca Fragale
2020
Abstract
La ricerca qui condotta circoscrive un preciso arco temporale di riferimento a un triennio di importanza peculiare, ovvero dalla marcia su Roma fino alla promulgazione della legge che mise al bando le associazioni: ciò che di questo triennio verrà esaminato sarà la compresenza di parlamentari che fossero tanto in carica nel potere legislativo quanto affiliati alle medesime logge di appartenenza. Si è partiti dunque da un intervento preliminare di tipo strettamente archivistico e abbastanza poderoso, ovvero l’esame incrociato tra gli elenchi nominativi di deputati (eletti nelle due legislature, XXVI e XXVII, che racchiudono il triennio) e senatori (nominati tanto nelle dette legislature quanto in precedenza) e quelli degli iscritti alla massoneria per lo stesso periodo. Ben ventritré nomi di siciliani spiccano tra quelli dei non pochi massoni che figurano con certezza quali deputati o senatori in carica durante l’unico triennio in cui il fascismo e la massoneria convissero nelle aule del Parlamento italiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.