Il tema dell’Asset Recovery, inteso quale complesso processo di identificazione, tracciamento, congelamento e confisca di beni di derivazione illecita, continua ad essere una delle priorità dell’Unione europea. Nel recente Action Plan pubblicato lo scorso 7 maggio 2020 , la Commissione sottolinea come alcune importanti misure siano state adottate in materia di congelamento di proventi di reato con l’adozione del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 1805 del 14 novembre 2017 (che verrà trasposto dagli Stati membri entro la fine di dicembre 2020), relativo al reciproco riconoscimento dei provvedimenti di congelamento e di confisca e che faciliterà il processo di identificazione, congelamento e confisca degli assets criminali. Nel medesimo Action Plan, la Commissione ha, altresì, anticipato che, entro la fine dell’anno, pubblicherà un report sulle modalità di adozione delle misure in tema di Asset Recovery da parte degli Stati membri e sul possibile miglioramento del ruolo degli Asset Recovery Offices nell’Unione. Con la risoluzione del Parlamento Europeo del 10 luglio 2020 , avente ad oggetto la politica globale dell'Unione in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, si evidenzia come, secondo la Commissione, circa l'1% (160 miliardi di euro) del PIL annuale dell'Unione risulta coinvolto in attività finanziarie sospette, quali le attività di riciclaggio connesse all’illecito smaltimento dei rifiuti, corruzione, traffico di armi e di esseri umani, spaccio di sostanze stupefacenti, evasione fiscale, finanziamento del terrorismo ed altre attività illecite pregiudizievoli per i cittadini dell'UE. Inoltre, secondo le stime fornite da Europol, per il periodo 2010-2014, soltanto il 2,2% dei proventi di reato a livello dell'Unione è stato congelato o sequestrato mentre l'1,1% di detti proventi risulta confiscato; ciò significa che il 98,9% dei proventi di derivazione illecita è stato confiscato e rimane nella disponibilità dei gruppi criminali. Nella stessa risoluzione, il Parlamento Europeo invita la Commissione a monitorare l'applicazione da parte degli Stati membri del Regolamento (UE) 2018/1805 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 novembre 2018 sul reciproco riconoscimento degli ordini di congelamento e confisca, a facilitare il recupero transfrontaliero di beni criminali e il corretto recepimento e attuazione della Direttiva 2014/42/UE relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e proventi da reato nell'Unione Europea, ad aggiornare i dati esistenti sui beni sequestrati e confiscati ad organizzazioni criminali e ad includere nelle future proposte legislative specifiche norme volte a facilitare il congelamento amministrativo dei beni da parte delle Unità di Informazione Finanziaria (UIF), la predisposizione di un quadro giuridico per obbligare gli istituti finanziari ad eseguire le richieste senza soluzione di continuità, nonché disposizioni per consentire una efficace cooperazione transfrontaliera tra le autorità competenti. Il Parlamento Europeo, inoltre, non solo esprime la sua preoccupazione con riferimento ai risultati complessivi in termini di beni confiscati a livello dell'UE, che rimangono tuttora molto bassi, ma invita la Commissione a prestare particolare attenzione alle norme sull'uso dei beni confiscati per finalità di interesse pubblico o sociali e per garantire il ritorno di detti beni alle vittime in Paesi al di fuori dell'Unione Europea. Al riguardo, il Parlamento Europeo accoglie con favore la possibilità avanzata dalla Commissione di affidare l’attività di supervisione e monitoraggio ad un organismo europeo in materia di lotta al riciclaggio e finanziamento al terrorismo con specifiche competenze sul congelamento dei beni in base a misure restrittive fissate dall'Unione Europea.

Dalla direttiva 2014/42/UE al Regolamento (UE) 2018/1805. Considerazioni sui più recenti sviluppi del sistema di Asset Recovery e Asset Management nell’Unione Europea / Letizi, Marco. - 3/2020:(2020), pp. 489-516.

Dalla direttiva 2014/42/UE al Regolamento (UE) 2018/1805. Considerazioni sui più recenti sviluppi del sistema di Asset Recovery e Asset Management nell’Unione Europea

Marco Letizi
2020

Abstract

Il tema dell’Asset Recovery, inteso quale complesso processo di identificazione, tracciamento, congelamento e confisca di beni di derivazione illecita, continua ad essere una delle priorità dell’Unione europea. Nel recente Action Plan pubblicato lo scorso 7 maggio 2020 , la Commissione sottolinea come alcune importanti misure siano state adottate in materia di congelamento di proventi di reato con l’adozione del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 1805 del 14 novembre 2017 (che verrà trasposto dagli Stati membri entro la fine di dicembre 2020), relativo al reciproco riconoscimento dei provvedimenti di congelamento e di confisca e che faciliterà il processo di identificazione, congelamento e confisca degli assets criminali. Nel medesimo Action Plan, la Commissione ha, altresì, anticipato che, entro la fine dell’anno, pubblicherà un report sulle modalità di adozione delle misure in tema di Asset Recovery da parte degli Stati membri e sul possibile miglioramento del ruolo degli Asset Recovery Offices nell’Unione. Con la risoluzione del Parlamento Europeo del 10 luglio 2020 , avente ad oggetto la politica globale dell'Unione in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, si evidenzia come, secondo la Commissione, circa l'1% (160 miliardi di euro) del PIL annuale dell'Unione risulta coinvolto in attività finanziarie sospette, quali le attività di riciclaggio connesse all’illecito smaltimento dei rifiuti, corruzione, traffico di armi e di esseri umani, spaccio di sostanze stupefacenti, evasione fiscale, finanziamento del terrorismo ed altre attività illecite pregiudizievoli per i cittadini dell'UE. Inoltre, secondo le stime fornite da Europol, per il periodo 2010-2014, soltanto il 2,2% dei proventi di reato a livello dell'Unione è stato congelato o sequestrato mentre l'1,1% di detti proventi risulta confiscato; ciò significa che il 98,9% dei proventi di derivazione illecita è stato confiscato e rimane nella disponibilità dei gruppi criminali. Nella stessa risoluzione, il Parlamento Europeo invita la Commissione a monitorare l'applicazione da parte degli Stati membri del Regolamento (UE) 2018/1805 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 novembre 2018 sul reciproco riconoscimento degli ordini di congelamento e confisca, a facilitare il recupero transfrontaliero di beni criminali e il corretto recepimento e attuazione della Direttiva 2014/42/UE relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e proventi da reato nell'Unione Europea, ad aggiornare i dati esistenti sui beni sequestrati e confiscati ad organizzazioni criminali e ad includere nelle future proposte legislative specifiche norme volte a facilitare il congelamento amministrativo dei beni da parte delle Unità di Informazione Finanziaria (UIF), la predisposizione di un quadro giuridico per obbligare gli istituti finanziari ad eseguire le richieste senza soluzione di continuità, nonché disposizioni per consentire una efficace cooperazione transfrontaliera tra le autorità competenti. Il Parlamento Europeo, inoltre, non solo esprime la sua preoccupazione con riferimento ai risultati complessivi in termini di beni confiscati a livello dell'UE, che rimangono tuttora molto bassi, ma invita la Commissione a prestare particolare attenzione alle norme sull'uso dei beni confiscati per finalità di interesse pubblico o sociali e per garantire il ritorno di detti beni alle vittime in Paesi al di fuori dell'Unione Europea. Al riguardo, il Parlamento Europeo accoglie con favore la possibilità avanzata dalla Commissione di affidare l’attività di supervisione e monitoraggio ad un organismo europeo in materia di lotta al riciclaggio e finanziamento al terrorismo con specifiche competenze sul congelamento dei beni in base a misure restrittive fissate dall'Unione Europea.
2020
Marco Letizi Asset Recovery Action Plan Whistleblowing
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Dalla direttiva 2014/42/UE al Regolamento (UE) 2018/1805. Considerazioni sui più recenti sviluppi del sistema di Asset Recovery e Asset Management nell’Unione Europea / Letizi, Marco. - 3/2020:(2020), pp. 489-516.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1546687
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