L’approfondimento sulla crisi dell’editoria in Italia non avrebbe ragione di esistere. L’ultimo Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia, stilato dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) fornisce infatti un quadro rassicurante rispetto al mercato del libro e al panorama editoriale nel nostro Paese: il terzo anno consecutivo chiuso con il segno positivo consente di parlare, ormai, di una tendenza in via di consolidamento, da cui una possibile uscita dal lungo periodo di recessione. I dati positivi riguardano una pluralità di aspetti: il numero delle case editrici attive (+0,6% tra il 2017 e il 2016), la produzione di titoli (+9,2%), peraltro in tutti i macrogeneri (e negli e-book), il mercato dell’usato e quello dei diritti, da e verso gli altri mercati editoriali nazionali. Oggi in Italia il lettore ha a disposizione un patrimonio di “titoli commercialmente vivi” pari a oltre un milione di libri, con la possibilità – garantita dalla tecnologia di stampa digitale – di stampare anche poche decine di copie dell’offerta in catalogo, mantenendo in commercio – così facendo – anche titoli “minori” o sui quali non si intende puntare con decisione, almeno in un primo momento. Mentre le case editrici italiane vendono i diritti dei propri autori all’estero con più intensità che non nel passato (l’incremento è di oltre il dieci per cento rispetto al 2016), i prezzi medi dei libri non crescono, attestandosi intorno ai 13,61 euro, anzi diminuiscono nettamente rispetto al 2010 – quando superavano i 21 euro – delineando in teoria un panorama ideale, tanto per il lettore, quanto per l’editore
Elementi essenziali di critica dell’editoria / DE NARDIS, Paolo; Alteri, Luca. - In: RIVISTA DI STUDI POLITICI. - ISSN 1120-4036. - (2018), pp. 11-62.
Elementi essenziali di critica dell’editoria
paolo de nardis;luca alteri
2018
Abstract
L’approfondimento sulla crisi dell’editoria in Italia non avrebbe ragione di esistere. L’ultimo Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia, stilato dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) fornisce infatti un quadro rassicurante rispetto al mercato del libro e al panorama editoriale nel nostro Paese: il terzo anno consecutivo chiuso con il segno positivo consente di parlare, ormai, di una tendenza in via di consolidamento, da cui una possibile uscita dal lungo periodo di recessione. I dati positivi riguardano una pluralità di aspetti: il numero delle case editrici attive (+0,6% tra il 2017 e il 2016), la produzione di titoli (+9,2%), peraltro in tutti i macrogeneri (e negli e-book), il mercato dell’usato e quello dei diritti, da e verso gli altri mercati editoriali nazionali. Oggi in Italia il lettore ha a disposizione un patrimonio di “titoli commercialmente vivi” pari a oltre un milione di libri, con la possibilità – garantita dalla tecnologia di stampa digitale – di stampare anche poche decine di copie dell’offerta in catalogo, mantenendo in commercio – così facendo – anche titoli “minori” o sui quali non si intende puntare con decisione, almeno in un primo momento. Mentre le case editrici italiane vendono i diritti dei propri autori all’estero con più intensità che non nel passato (l’incremento è di oltre il dieci per cento rispetto al 2016), i prezzi medi dei libri non crescono, attestandosi intorno ai 13,61 euro, anzi diminuiscono nettamente rispetto al 2010 – quando superavano i 21 euro – delineando in teoria un panorama ideale, tanto per il lettore, quanto per l’editoreFile | Dimensione | Formato | |
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