In 1655 with the advent of Alexander VII Chigi to the papacy, Gian Lorenzo Bernini returned to take care of the San Pietro factory which saw him at the beginning of his career in 1624 as the protagonist and innovator of the new Baroque language. The Scala Regia represents the completion of a large urban arrangement project represented by the new trapezoidal square in front of the Basilica and above all by the large oval square surrounded by the awesome colonnade. The most fascinating aspect that makes the Scala Regia a unique and innovative architectural work is the perspective conformation used by Bernini to induce in the viewer the perception of an illusory space. Many art historians and perspective scholars link the Scala Regia with the Borrominian Gallery of Palazzo Spada, built a few years earlier. An anticipation of the theme of the monumental staircase and the perception implications resulting from the introduction of perspective or pseudo-perspective deformations can already be found in another work by Bernini at Palazzo Barberini. The contribution analyzes the physical space of the Scala Regia in the Vatican with elements of comparison with the monumental staircase of Palazzo Barberini, based on two digital laser scanner surveys carried out by the author, with an interpretation of the illusory space as an evolution of the theme of solid perspective in the Roman Baroque and an evaluation of the strong symbolic implications centered on the Visible / Invisible duality in the relationship between man and God, between people and ecclesiastical power in the Christianity symbolic place.

Nel 1655 con l’avvento al papato di Alessandro VII Chigi, Gian Lorenzo Bernini ritorna ad occuparsi della fabbrica di San Pietro che lo vide all’inizio della sua carriera nel 1624 protagonista ed innovatore del nuovo linguaggio barocco. La realizzazione della Scala Regia rappresenta il compimento di un grande progetto di sistemazione urbana rappresentato dalla nuova piazza trapezoidale antistante la Basilica e soprattutto dalla grande piazza ovale contornata dall’imponente colonnato. L’aspetto sicuramente più affascinante che rende la Scala Regia un’opera architettonica unica ed innovativa nel suo genere è la conformazione prospettica utilizzata dal Bernini per indurre nello spettatore la percezione di uno spazio illusorio. Molti storici dell’arte e studiosi di prospettiva studiando la Scala Regia in Vaticano la collegano inevitabilmente alla Galleria borrominiana di Palazzo Spada, realizzata pochi anni prima. Un’anticipazione del tema dello scalone monumentale e delle implicazioni percettive conseguenti all’introduzione di deformazioni prospettiche o pseudo prospettiche si trova già in un'altra opera realizzata da Bernini a Palazzo Barberini. Il contributo analizza lo spazio fisico della Scala Regia in Vaticano con elementi di comparazione con lo scalone monumentale di Palazzo Barberini, sulla base di due rilievi digitali scanner laser eseguiti dall’autore, con una interpretazione dello spazio illusorio come evoluzione del tema della prospettiva solida nel barocco romano ed una valutazione sulle forti implicazioni simboliche incentrate sulla dualità Visibile/Invisibile nel rapporto tra uomo e Dio, tra popolo e potere ecclesiastico nel luogo simbolo della cristianità.

La Scala Regia in Vaticano. Spazio fisico, illusorio e simbolico / Paris, Leonardo. - In: EIKONOCITY. - ISSN 2499-1422. - Anno V,:n. 2, lug. - dic. 2020(2020), pp. 101-118. [10.6092/2499-1422/7220]

La Scala Regia in Vaticano. Spazio fisico, illusorio e simbolico

Leonardo Paris
2020

Abstract

In 1655 with the advent of Alexander VII Chigi to the papacy, Gian Lorenzo Bernini returned to take care of the San Pietro factory which saw him at the beginning of his career in 1624 as the protagonist and innovator of the new Baroque language. The Scala Regia represents the completion of a large urban arrangement project represented by the new trapezoidal square in front of the Basilica and above all by the large oval square surrounded by the awesome colonnade. The most fascinating aspect that makes the Scala Regia a unique and innovative architectural work is the perspective conformation used by Bernini to induce in the viewer the perception of an illusory space. Many art historians and perspective scholars link the Scala Regia with the Borrominian Gallery of Palazzo Spada, built a few years earlier. An anticipation of the theme of the monumental staircase and the perception implications resulting from the introduction of perspective or pseudo-perspective deformations can already be found in another work by Bernini at Palazzo Barberini. The contribution analyzes the physical space of the Scala Regia in the Vatican with elements of comparison with the monumental staircase of Palazzo Barberini, based on two digital laser scanner surveys carried out by the author, with an interpretation of the illusory space as an evolution of the theme of solid perspective in the Roman Baroque and an evaluation of the strong symbolic implications centered on the Visible / Invisible duality in the relationship between man and God, between people and ecclesiastical power in the Christianity symbolic place.
2020
Nel 1655 con l’avvento al papato di Alessandro VII Chigi, Gian Lorenzo Bernini ritorna ad occuparsi della fabbrica di San Pietro che lo vide all’inizio della sua carriera nel 1624 protagonista ed innovatore del nuovo linguaggio barocco. La realizzazione della Scala Regia rappresenta il compimento di un grande progetto di sistemazione urbana rappresentato dalla nuova piazza trapezoidale antistante la Basilica e soprattutto dalla grande piazza ovale contornata dall’imponente colonnato. L’aspetto sicuramente più affascinante che rende la Scala Regia un’opera architettonica unica ed innovativa nel suo genere è la conformazione prospettica utilizzata dal Bernini per indurre nello spettatore la percezione di uno spazio illusorio. Molti storici dell’arte e studiosi di prospettiva studiando la Scala Regia in Vaticano la collegano inevitabilmente alla Galleria borrominiana di Palazzo Spada, realizzata pochi anni prima. Un’anticipazione del tema dello scalone monumentale e delle implicazioni percettive conseguenti all’introduzione di deformazioni prospettiche o pseudo prospettiche si trova già in un'altra opera realizzata da Bernini a Palazzo Barberini. Il contributo analizza lo spazio fisico della Scala Regia in Vaticano con elementi di comparazione con lo scalone monumentale di Palazzo Barberini, sulla base di due rilievi digitali scanner laser eseguiti dall’autore, con una interpretazione dello spazio illusorio come evoluzione del tema della prospettiva solida nel barocco romano ed una valutazione sulle forti implicazioni simboliche incentrate sulla dualità Visibile/Invisibile nel rapporto tra uomo e Dio, tra popolo e potere ecclesiastico nel luogo simbolo della cristianità.
prospettiva solida; barocco romano; Vaticano; Bernini; scalone monumentale
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La Scala Regia in Vaticano. Spazio fisico, illusorio e simbolico / Paris, Leonardo. - In: EIKONOCITY. - ISSN 2499-1422. - Anno V,:n. 2, lug. - dic. 2020(2020), pp. 101-118. [10.6092/2499-1422/7220]
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Paris_Scala-regia-Vaticano_2020.pdf

accesso aperto

Note: http://www.serena.unina.it/index.php/eikonocity/article/view/7220
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Creative commons
Dimensione 5.22 MB
Formato Adobe PDF
5.22 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1542612
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact