Il futurismo e le donne: pregiudizi e correttivi, teoria e mito nelle prime fasi del movimento d'avanguardia (1909-1918)

The article presents a critical examination of the controversial but rich relationship between Futurism and the women who were linked to the movement as artists, writers, dancers. The contribution starts from a discussion of prejudices that still weigh on the relationship between the first Italian avant-garde and women, highlighting both the correspondence of the movement to the contemporary conception of the female role, and the peculiarities of the futurist's point of view. The essay then analyzes the female figures present in the movement's founding novel, "Mafarka the Futurist" by Filippo Tommaso Marinetti, the theoretical principles of Valentine de Saint-Point's Futurist "Manifesti", the role of the "seducer" played by Marinetti in the panphlet "Come si seducono le donne” and the reactions of the intellectuals and writers Enif Robert and Rosa Rosà.

L'articolo presenta una disamina critica deila controversa ma ricca relazione tra il Futurismo e le donne che furono legate al movimento in qualità di artiste, scrittrici, danzatrici. Il contributo muove da una discussione pregiudizi che ancora gravano sul rapporto tra la prima avanguardia italiana e le donne, evidenziando sia la rispondenza del movimento alla coeva concezione del ruolo femminile, sia le peculiarità del punto di vista del futurismo. Il saggio analizza quindi le figure femminili presenti nel romanzo di fondazione del movimento, «Mafarka il futurista» di Marinetti, i principi teorici dei Manifesti futuristi di Valentine de Saint-Point, il ruolo del "seduttore" impersonato da Marinetti nel panphlet «Come si seducono le donne» e le reazioni delle intellettuali e scrittrici Enif Robert e Rosa Rosà.