Nonostante si differenzino per i materiali e le tecniche di produzione, alcuni souvenir tipici del XX secolo come le boule de neige affondano le loro radici nelle pratiche artistiche dei secoli precedenti. È il caso delle strategie visive adottate dagli artisti ingaggiati da editori e antiquari per produrre immagini efficaci a vantaggio dei ricchi committenti romani e dei facoltosi turisti del Grand Tour. Questa breve indagine si concentra in particolare sulle immagini elaborate tra XVII e XVIII secolo del complesso spaziale del Campidoglio. Si tratta, come è noto, della sede del potere civico romano, progettata nella sua forma attuale da Michelangelo e realizzata in gran parte da Giacomo della Porta nei decenni successivi alla sua morte, fino al completamento nel 16403. Non si tratta di un unico edificio ma piuttosto di un sistema di spazi e quinte che ha inizio nella lunga cordonata e si sviluppa nella piazza, che si rivela solo agli ultimi gradini, rivelando un articolato sistema di centri prospettici, percorsi alternativi e scorci sulla città, con le quinte laterali divergenti che mascherano le irregolarità, alterano prospetticamente la profondità e la dimensione apparente del Palazzo Senatorio. Le rappresentazioni sopravvissute nei secoli4 testimoniano di un modello spaziale poco compreso e accettato, soprattutto da chi era impegnato a tradurlo in immagini per turisti.
Alle radici della boule-de-neige: indagine sull’immagine del Campidoglio / Colonnese, Fabio. - (2018), pp. 1047-1053. (Intervento presentato al convegno AISU 2017. La città, il viaggio, il turismo: percezione, produzione e trasformazione tenutosi a Napoli) [10.6093/978-88-99930-02-8].
Alle radici della boule-de-neige: indagine sull’immagine del Campidoglio
colonnese, fabio
2018
Abstract
Nonostante si differenzino per i materiali e le tecniche di produzione, alcuni souvenir tipici del XX secolo come le boule de neige affondano le loro radici nelle pratiche artistiche dei secoli precedenti. È il caso delle strategie visive adottate dagli artisti ingaggiati da editori e antiquari per produrre immagini efficaci a vantaggio dei ricchi committenti romani e dei facoltosi turisti del Grand Tour. Questa breve indagine si concentra in particolare sulle immagini elaborate tra XVII e XVIII secolo del complesso spaziale del Campidoglio. Si tratta, come è noto, della sede del potere civico romano, progettata nella sua forma attuale da Michelangelo e realizzata in gran parte da Giacomo della Porta nei decenni successivi alla sua morte, fino al completamento nel 16403. Non si tratta di un unico edificio ma piuttosto di un sistema di spazi e quinte che ha inizio nella lunga cordonata e si sviluppa nella piazza, che si rivela solo agli ultimi gradini, rivelando un articolato sistema di centri prospettici, percorsi alternativi e scorci sulla città, con le quinte laterali divergenti che mascherano le irregolarità, alterano prospetticamente la profondità e la dimensione apparente del Palazzo Senatorio. Le rappresentazioni sopravvissute nei secoli4 testimoniano di un modello spaziale poco compreso e accettato, soprattutto da chi era impegnato a tradurlo in immagini per turisti.File | Dimensione | Formato | |
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