‘History of Architecture’ and ‘Restoration of Monuments’ are two disciplines that, at least in Italy, had always known significant interplay. Both consider the architectural object in its material appearance. Through it, architecture produces ‘meaning’ and can be historically analyzed. The same material consistency is the foundation of every conservative operation, as Cesare Brandi teaches. But recent documentary research in the field of the history of architecture tends to neglect the object as such. The present essay, starting from two case-studies (two sixteenth-century architectural drawings and their interpretations), focuses on this paradox. In the interpretation of the first drawing, the object in its physical reality is forgotten at the expense of archival documentation; in the interpretation of the second one, the object prevails over the historical context. Both these positions must be overcome by returning to consider the architectural object in its entirety.

La ‘Storia dell’architettura’ e il ‘Restauro dei monumenti’ sono due discipline che, almeno in Italia, hanno sempre avuto importanti scambi reciproci. Ambedue considerano l’opera nella sua apparenza materiale. Proprio attraverso tale consistenza materiale l’opera architettonica produce ‘senso’ e può essere analizzata storicamente. La stessa materia è alla base di ogni operazione di restauro, come insegna Cesare Brandi. Recentemente la ricerca documentaria condotta nel campo della storia dell’architettura tende a trascurare la considerazione dell’opera in quanto tale. Il saggio, muovendo da due casi-studio, pone al centro dell’attenzione questo problema. Per maggiore chiarezza sono stati scelti due disegni di architettura del Cinquecento e le loro interpretazioni: nella prima, l’‘opera’ nella sua realtà fisica è dimenticata a scapito della sola documentazione archivistica; nella seconda, a prevalere è la sola ‘opera’ senza tener conto del contesto. Ambedue queste posizioni debbono essere superate tornando a considerare l’opera nella sua interezza.

Sull'utilità e il danno della ricerca documentaria per la storia dell'architettura. Alcune note / Ricci, Maurizio. - (2020), pp. 53-66. (Intervento presentato al convegno La Storia per il Restauro, il Restauro per la Storia tenutosi a Ferrara).

Sull'utilità e il danno della ricerca documentaria per la storia dell'architettura. Alcune note

Ricci, Maurizio
2020

Abstract

‘History of Architecture’ and ‘Restoration of Monuments’ are two disciplines that, at least in Italy, had always known significant interplay. Both consider the architectural object in its material appearance. Through it, architecture produces ‘meaning’ and can be historically analyzed. The same material consistency is the foundation of every conservative operation, as Cesare Brandi teaches. But recent documentary research in the field of the history of architecture tends to neglect the object as such. The present essay, starting from two case-studies (two sixteenth-century architectural drawings and their interpretations), focuses on this paradox. In the interpretation of the first drawing, the object in its physical reality is forgotten at the expense of archival documentation; in the interpretation of the second one, the object prevails over the historical context. Both these positions must be overcome by returning to consider the architectural object in its entirety.
2020
La Storia per il Restauro, il Restauro per la Storia
La ‘Storia dell’architettura’ e il ‘Restauro dei monumenti’ sono due discipline che, almeno in Italia, hanno sempre avuto importanti scambi reciproci. Ambedue considerano l’opera nella sua apparenza materiale. Proprio attraverso tale consistenza materiale l’opera architettonica produce ‘senso’ e può essere analizzata storicamente. La stessa materia è alla base di ogni operazione di restauro, come insegna Cesare Brandi. Recentemente la ricerca documentaria condotta nel campo della storia dell’architettura tende a trascurare la considerazione dell’opera in quanto tale. Il saggio, muovendo da due casi-studio, pone al centro dell’attenzione questo problema. Per maggiore chiarezza sono stati scelti due disegni di architettura del Cinquecento e le loro interpretazioni: nella prima, l’‘opera’ nella sua realtà fisica è dimenticata a scapito della sola documentazione archivistica; nella seconda, a prevalere è la sola ‘opera’ senza tener conto del contesto. Ambedue queste posizioni debbono essere superate tornando a considerare l’opera nella sua interezza.
Storia dell'architettura; restauro; disegno architettonico
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Sull'utilità e il danno della ricerca documentaria per la storia dell'architettura. Alcune note / Ricci, Maurizio. - (2020), pp. 53-66. (Intervento presentato al convegno La Storia per il Restauro, il Restauro per la Storia tenutosi a Ferrara).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1540876
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