Per una tassonomia dei videogiochi competitivi

Fin dal loro esordio i videogiochi hanno dimostrato di essere, oltre ad un ottimo mezzo di intrattenimento, anche versatili strumenti agonistici. La versatilità agonistica dei videogiochi è da ricercare nella tecnologia di supporto, ossia nel trattamento automatico delle informazioni che si è sviluppato dalla seconda metà del 1900 in poi. La possibilità di avere una struttura definita da regole e valori con la quale fosse possibile interagire per ottenere risultati conformi alle proprie azioni ha fornito al contempo la base per l’attività agonistica video-ludica. Le innumerevoli partite giocate nel tempo hanno arricchito e perfezionato la pratica ed il livello della sfida tra i videogiocatori, offrendo parallelamente una quantità di parametri utili a meglio definire l’agonismo. Si tratta di un elemento correlato al retaggio naturale dell’indole umana verso la competizione applicata ad uno specifico mezzo ludico. In questo saggio, si intende delineare i tratti distintivi dei videogiochi competitivi, seguendo una prospettiva, da un lato, storico-evoluzionista, dall’altro, teorico-concettuale, finalizzata a delimitare i confini del fenomeno e a ritracciarne le peculiarità, nonché a configurare una tassonomia che possa aiutare il lettore a destreggiarsi nell’eterogeneità di prodotti che compongono il variegato universo degli eSports.