Il 20 novembre 1944 veniva indirizzata a tutti i partiti del C.L.N.A.I. una lettera aperta, redatta da Altiero Spinelli, in cui si afferma la necessità per il C.L.N. di trasformarsi, da semplice coalizione di partiti, in un vero governo straordinario segreto dell’Italia occupata, base organica per i futuri istituti della democrazia italiana . La proposta del P.d.A. non veniva raccolta dagli altri partiti. Solo il P.C.I. mostrò un certo interesse, rispondendo a sua volta con una Lettera aperta indirizzata ai Partiti e alle organizzazioni di massa aderenti al C.L.N.A.I. Il documento, redatto da Emilio Sereni, approvato dalla Direzione Centrale il 26 novembre, appariva su «La Nostra Lotta» il 15 dicembre 1944. All’idea di un C.L.N. governo segreto del Nord, che gli azionisti vedono come contropotere nei confronti del governo di Roma, in grado di rovesciare i rapporti di forza al momento della Liberazione, i comunisti contrappongono quella di un Comitato che, tralasciando le necessità più immediatamente politiche, economiche, e sociali, favorisca e sviluppi la più ampia partecipazione alla lotta partigiana. Piuttosto che allargare le basi del C.L.N., in modo di trasformarlo in un centro di potere effettivo, il P.C.I. lo indicava quale riferimento fondamentale e necessario del movimento popolare, i cui compiti andavano ben oltre l’impegno della lotta di Resistenza e riguardavano l’intera opera di ricostruzione e rinnovamento democratico del paese.
Lettera aperta del Partito comunista italiano ai partiti e alle organizzazioni di massa aderenti al C.L.N.A.I., / Fabrizi, Fabrizio. - ELETTRONICO. - (2006).
Lettera aperta del Partito comunista italiano ai partiti e alle organizzazioni di massa aderenti al C.L.N.A.I.,
Fabrizio Fabrizi
2006
Abstract
Il 20 novembre 1944 veniva indirizzata a tutti i partiti del C.L.N.A.I. una lettera aperta, redatta da Altiero Spinelli, in cui si afferma la necessità per il C.L.N. di trasformarsi, da semplice coalizione di partiti, in un vero governo straordinario segreto dell’Italia occupata, base organica per i futuri istituti della democrazia italiana . La proposta del P.d.A. non veniva raccolta dagli altri partiti. Solo il P.C.I. mostrò un certo interesse, rispondendo a sua volta con una Lettera aperta indirizzata ai Partiti e alle organizzazioni di massa aderenti al C.L.N.A.I. Il documento, redatto da Emilio Sereni, approvato dalla Direzione Centrale il 26 novembre, appariva su «La Nostra Lotta» il 15 dicembre 1944. All’idea di un C.L.N. governo segreto del Nord, che gli azionisti vedono come contropotere nei confronti del governo di Roma, in grado di rovesciare i rapporti di forza al momento della Liberazione, i comunisti contrappongono quella di un Comitato che, tralasciando le necessità più immediatamente politiche, economiche, e sociali, favorisca e sviluppi la più ampia partecipazione alla lotta partigiana. Piuttosto che allargare le basi del C.L.N., in modo di trasformarlo in un centro di potere effettivo, il P.C.I. lo indicava quale riferimento fondamentale e necessario del movimento popolare, i cui compiti andavano ben oltre l’impegno della lotta di Resistenza e riguardavano l’intera opera di ricostruzione e rinnovamento democratico del paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.