L’analisi incrociata dei materiali scultorei, delle tre abbazie più importanti della Langobardia Maior, del ducato di Spoleto e del ducato di Benevento rispettivamente S. Salvatore di Brescia, S. Maria di Farfa e S. Vincenzo al Volturno, svolta in parallelo con la lettura delle fonti documentarie dei tre complessi monastici – le cui vicende sono strettamente intrecciate in particolare nelle date del lungo regno di Desiderio (756-774) – ha portato nuovi dati a conforto del riconoscimento di un processo di osmosi culturale che coinvolse tutti i territori della penisola nel corso dell’VIII secolo. Si tratta dell’ultima manifestazione della raffinata civiltà artistica promossa dalla monarchia longobarda in terra italiana che ha le sue premesse ideologiche, storiche culturali nelle riforme promosse da Liutprando (711-744) nella prima metà del secolo, periodo nel quale la produzione artistica ebbe un’improvvisa quanto vigorosa fioritura che prese le mosse proprio dalla capitale del Regnum Langobardorum, Pavia.
Note storiche sulle raccolte scultoree altomedievali delle abbazie di Farfa, S. Salvatore di Brescia e S. Vincenzo al Volturno: materiali a confronto / Betti, Fabio. - (2020), pp. 317-333. (Intervento presentato al convegno Convegno internazionale, L'abbazia altomedievale come istituzione dinamica. Il caso di S. Maria di Farfa tenutosi a Abbazia benedettina di Farfa).
Note storiche sulle raccolte scultoree altomedievali delle abbazie di Farfa, S. Salvatore di Brescia e S. Vincenzo al Volturno: materiali a confronto
Fabio Betti
2020
Abstract
L’analisi incrociata dei materiali scultorei, delle tre abbazie più importanti della Langobardia Maior, del ducato di Spoleto e del ducato di Benevento rispettivamente S. Salvatore di Brescia, S. Maria di Farfa e S. Vincenzo al Volturno, svolta in parallelo con la lettura delle fonti documentarie dei tre complessi monastici – le cui vicende sono strettamente intrecciate in particolare nelle date del lungo regno di Desiderio (756-774) – ha portato nuovi dati a conforto del riconoscimento di un processo di osmosi culturale che coinvolse tutti i territori della penisola nel corso dell’VIII secolo. Si tratta dell’ultima manifestazione della raffinata civiltà artistica promossa dalla monarchia longobarda in terra italiana che ha le sue premesse ideologiche, storiche culturali nelle riforme promosse da Liutprando (711-744) nella prima metà del secolo, periodo nel quale la produzione artistica ebbe un’improvvisa quanto vigorosa fioritura che prese le mosse proprio dalla capitale del Regnum Langobardorum, Pavia.File | Dimensione | Formato | |
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