Sul foglio 4 r del codice Trivulziano, aperto dalle note « Medicina è ripareggiamento de’ disequalati elementi » e «Malattia è discordanza d’elementi infusi nel vitale corpo », convivono disegni molto diversi, uno spiegato da Leonardo e relativo a un meccanismo per il movimento di tende, l’altro relativo a un ambiguo sistema di copertura che sembra intrecciare una volta a botte e un soffitto, e infine un terzo disegno, tracciato a punta metallica, che rappresenta una gamba. Le definizioni di ‘medicina’ e ‘malattia’, già messe in relazione con la bozza di lettera per i fabbricieri del Duomo nel codice Atlantico c. 730 r e a cui va correlato il concetto di ‘sanità’ ivi espresso come « concordanza d’elementi », mostrano Leonardo attento alla definizione albertiana del ‘medico-architetto’, opportunamente usata nella lettera ai fabbricieri per spiegare l’approccio con cui egli ha pensato di risolvere il problema del tiburio. Alla conoscenza approfondita che il medico deve avere del corpo umano (gli elementi, il loro funzionamento e lo stato equilibrio che corrisponde alla ‘sanità’) corrisponde infatti la padronanza delle regole che permettono all’edificio di esistere e permanere in uno stato di ‘sanità’, ovvero la « natura del peso », il « disiderio de la forza » e la loro correlazione. Una riflessione quindi sulla tenuta strutturale del duomo e in particolare sulle possibili soluzioni per una sua copertura. In quest’ottica lo studio del sistema volta-soffitto del foglio 4r del codice Trivulziano, apparentemente sconnesso dal testo ma eseguito con lo stesso inchiostro (a differenza del disegno di carrucole e corde, il cui inchiostro è più scuro), si inserisce pienamente nel processo di comprensione e assimilazione che Leonardo sta compiendo sulla meccanica dei corpi e sulla ricerca di « quale regola è quella che fa li edifizi premanenti» (C. Arundel, f. 157v). Ricerca che in più circostanze muove dal De re aedificatoria di Alberti ma che riflette anche il procedimento con cui Leonardo, analogamente al ‘metodo derivatorio’ evidenziato per le liste lessicali, prendendo le mosse da un dato oggettivo e conosciuto, riflette e lo trasforma per gradi, anche tramite il disegno, per giungere a proporre un risultato nuovo. Nel caso della volta-soffitto, peraltro, la riflessione mostra diverse analogie con i sistemi di coperture ibride che associano volta e soffitto che si diffondono in alcune parti della Francia nell’ultimo quarto del XV secolo. Il contributo sviluppa il legame tra testo e disegno nel contesto della riflessione leonardiana sull’architettura e sulla stabilità delle sue componenti.

Leonardo, il medico, l'architetto e la concordanza degli elementi. Riflessioni intorno al foglio 4r del Codice Trivulziano / Bardati, Flaminia. - In: LIBRI E DOCUMENTI. - ISSN 0390-1009. - XLIV-XLV:(2021), pp. 45-69.

Leonardo, il medico, l'architetto e la concordanza degli elementi. Riflessioni intorno al foglio 4r del Codice Trivulziano

bardati, flaminia
2021

Abstract

Sul foglio 4 r del codice Trivulziano, aperto dalle note « Medicina è ripareggiamento de’ disequalati elementi » e «Malattia è discordanza d’elementi infusi nel vitale corpo », convivono disegni molto diversi, uno spiegato da Leonardo e relativo a un meccanismo per il movimento di tende, l’altro relativo a un ambiguo sistema di copertura che sembra intrecciare una volta a botte e un soffitto, e infine un terzo disegno, tracciato a punta metallica, che rappresenta una gamba. Le definizioni di ‘medicina’ e ‘malattia’, già messe in relazione con la bozza di lettera per i fabbricieri del Duomo nel codice Atlantico c. 730 r e a cui va correlato il concetto di ‘sanità’ ivi espresso come « concordanza d’elementi », mostrano Leonardo attento alla definizione albertiana del ‘medico-architetto’, opportunamente usata nella lettera ai fabbricieri per spiegare l’approccio con cui egli ha pensato di risolvere il problema del tiburio. Alla conoscenza approfondita che il medico deve avere del corpo umano (gli elementi, il loro funzionamento e lo stato equilibrio che corrisponde alla ‘sanità’) corrisponde infatti la padronanza delle regole che permettono all’edificio di esistere e permanere in uno stato di ‘sanità’, ovvero la « natura del peso », il « disiderio de la forza » e la loro correlazione. Una riflessione quindi sulla tenuta strutturale del duomo e in particolare sulle possibili soluzioni per una sua copertura. In quest’ottica lo studio del sistema volta-soffitto del foglio 4r del codice Trivulziano, apparentemente sconnesso dal testo ma eseguito con lo stesso inchiostro (a differenza del disegno di carrucole e corde, il cui inchiostro è più scuro), si inserisce pienamente nel processo di comprensione e assimilazione che Leonardo sta compiendo sulla meccanica dei corpi e sulla ricerca di « quale regola è quella che fa li edifizi premanenti» (C. Arundel, f. 157v). Ricerca che in più circostanze muove dal De re aedificatoria di Alberti ma che riflette anche il procedimento con cui Leonardo, analogamente al ‘metodo derivatorio’ evidenziato per le liste lessicali, prendendo le mosse da un dato oggettivo e conosciuto, riflette e lo trasforma per gradi, anche tramite il disegno, per giungere a proporre un risultato nuovo. Nel caso della volta-soffitto, peraltro, la riflessione mostra diverse analogie con i sistemi di coperture ibride che associano volta e soffitto che si diffondono in alcune parti della Francia nell’ultimo quarto del XV secolo. Il contributo sviluppa il legame tra testo e disegno nel contesto della riflessione leonardiana sull’architettura e sulla stabilità delle sue componenti.
2021
Leonardo da Vinci; Leon Battista Alberti; medico-architetto; Renaissance architecture
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Leonardo, il medico, l'architetto e la concordanza degli elementi. Riflessioni intorno al foglio 4r del Codice Trivulziano / Bardati, Flaminia. - In: LIBRI E DOCUMENTI. - ISSN 0390-1009. - XLIV-XLV:(2021), pp. 45-69.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1523142
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