Nel panorama filosofico-giuridico attuale ci si chiede quali siano il compito e il ruolo del diritto davanti al tema dominante della tecnica algoritmica. Il tema centrale è il rapporto tra queste frontiere tecnocratiche in espansione e la persona umana impegnata nella ricerca giuridica che impegna lo sforzo delle valutazioni e delle riflessioni sulla particolarità dei casi concreti. Dall'altra parte, invece, il tecnicismo tende ad assettare ed omologare sia i casi giuridici personali che la pratica giudiziale che li affronta. Con la profilazione algoritmica si assiste ad una diversa forma di potere che non coglie alcun nesso di senso del giusto se non quello legale del 'collegamento tra dati', investendo in modo determinante il ruolo della persona umana, centro della giuridicità universale. Si osserva, dunque, questo rapporto 'algoritmo e persona', nucleo in cui emerge il tema del profilo, riferito a quel flusso visivo e informativo che 'appare', notiziando sulla persona letta come soggetto-utente. Lo sviluppo tecnologico, che ha portato a questo nuovo orizzonte della persona, e di un suo profilo 'imposto', è il risultato della esasperazione disequilibrata della stessa tecnica: essa, nel tentativo di conferire libertà e di incrementare e promuovere il diritto di libertà, rischia invece di sopprimere queste dimensioni umane.
Profilo algoritmico e diritti della persona / Palumbo, Ciro. - In: FILOSOFIA DEI DIRITTI UMANI. - ISSN 1129-972X. - (2019), pp. 7-18.
Profilo algoritmico e diritti della persona
Ciro Palumbo
2019
Abstract
Nel panorama filosofico-giuridico attuale ci si chiede quali siano il compito e il ruolo del diritto davanti al tema dominante della tecnica algoritmica. Il tema centrale è il rapporto tra queste frontiere tecnocratiche in espansione e la persona umana impegnata nella ricerca giuridica che impegna lo sforzo delle valutazioni e delle riflessioni sulla particolarità dei casi concreti. Dall'altra parte, invece, il tecnicismo tende ad assettare ed omologare sia i casi giuridici personali che la pratica giudiziale che li affronta. Con la profilazione algoritmica si assiste ad una diversa forma di potere che non coglie alcun nesso di senso del giusto se non quello legale del 'collegamento tra dati', investendo in modo determinante il ruolo della persona umana, centro della giuridicità universale. Si osserva, dunque, questo rapporto 'algoritmo e persona', nucleo in cui emerge il tema del profilo, riferito a quel flusso visivo e informativo che 'appare', notiziando sulla persona letta come soggetto-utente. Lo sviluppo tecnologico, che ha portato a questo nuovo orizzonte della persona, e di un suo profilo 'imposto', è il risultato della esasperazione disequilibrata della stessa tecnica: essa, nel tentativo di conferire libertà e di incrementare e promuovere il diritto di libertà, rischia invece di sopprimere queste dimensioni umane.File | Dimensione | Formato | |
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