Online e offline Le mobilitazioni dei Gilets Jaunes prendono avvio online con post, video e altri messaggi di cittadini che, nel mese di ottobre 2018, comunicano tra loro denunciando e opponendosi fermamente all’introduzione in Francia di una nuova tassa sul consumo di gasolio al distributore. Una misura fiscale che, per il governo francese, dovrebbe andare in direzione della tutela am- bientale. Secondo la visione governativa, la nuova tassa dovrebbe, infatti, scoraggiare il consumo di un carburante valutato sul piano scientifico come particolarmente inquinante e, in questo modo, contribuire all’attuazione di politiche di protezione ambientale, politiche da implementare nell’ambito di interventi da svolgere sul piano globale, al fine di fronteggiare la crisi ecolo- gica che attanaglia il pianeta. La nuova tassa rappresenta invece per parte dei cittadini del Paese un onere economico aggiuntivo, destinato a incidere in termini significativi sui budget, individuali o familiari, di automobilisti, camionisti e altri utilizzato- ri abituali di veicoli con motori diesel. Tuttavia le mobilitazioni dei Gilets Jaunes non sono complessivamente improntate alla critica delle politiche di salvaguardia ambientale. Le loro critiche si concentrano, infatti, sulla politi- ca fiscale del governo che, con questa tassa, aggrava ulteriormente la difficile condizione sociale di parte degli strati più bassi della classe media (“la petite classe moyenne”) e di strati popolari. Una questione che, secondo queste critiche, le élite del potere non prendono in considerazione allorquando ela- borano o sostengono politiche di breve o di lungo periodo, come quelle della salvaguardia ambientale.
I Gilet Jaunes. La Francia popolare in rivolta / Farro, Antimo Luigi. - In: DEMOCRAZIA E DIRITTO. - ISSN 1972-5590. - 3(2018), pp. 125-150. [10.3280/DED2018-003006]
I Gilet Jaunes. La Francia popolare in rivolta
Antimo Luigi Farro
Primo
2018
Abstract
Online e offline Le mobilitazioni dei Gilets Jaunes prendono avvio online con post, video e altri messaggi di cittadini che, nel mese di ottobre 2018, comunicano tra loro denunciando e opponendosi fermamente all’introduzione in Francia di una nuova tassa sul consumo di gasolio al distributore. Una misura fiscale che, per il governo francese, dovrebbe andare in direzione della tutela am- bientale. Secondo la visione governativa, la nuova tassa dovrebbe, infatti, scoraggiare il consumo di un carburante valutato sul piano scientifico come particolarmente inquinante e, in questo modo, contribuire all’attuazione di politiche di protezione ambientale, politiche da implementare nell’ambito di interventi da svolgere sul piano globale, al fine di fronteggiare la crisi ecolo- gica che attanaglia il pianeta. La nuova tassa rappresenta invece per parte dei cittadini del Paese un onere economico aggiuntivo, destinato a incidere in termini significativi sui budget, individuali o familiari, di automobilisti, camionisti e altri utilizzato- ri abituali di veicoli con motori diesel. Tuttavia le mobilitazioni dei Gilets Jaunes non sono complessivamente improntate alla critica delle politiche di salvaguardia ambientale. Le loro critiche si concentrano, infatti, sulla politi- ca fiscale del governo che, con questa tassa, aggrava ulteriormente la difficile condizione sociale di parte degli strati più bassi della classe media (“la petite classe moyenne”) e di strati popolari. Una questione che, secondo queste critiche, le élite del potere non prendono in considerazione allorquando ela- borano o sostengono politiche di breve o di lungo periodo, come quelle della salvaguardia ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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