L’affermazione della società industriale fu indissolubilmente legata a impetuosi processi di urbanizzazione, che presero avvio nel XIX secolo e si consolidarono nel successivo con la nascita di estese conurbazioni e l’avvento della classe media, entrambe funzionali al consumo di massa. Lo sviluppo è proseguito anche nel XXI secolo e prende ora le forme di un’estesa globalizzazione e di una rete di città-mondo, con il 15% della popolazione mondiale che abita le prime trenta megalopoli del pianeta1. Queste rapide e radicali trasformazioni determinano profondi cambiamenti nei tessuti urbani: da un lato il numero dei residenti, la composizione della popolazione e i fenomeni migratori mutano la struttura della domanda e le modalità dell’abitare, suggerendo nuove tipologie e configurazioni spaziali; dall’altro le innovazioni produttive, la crescita del terziario avanzato e il passaggio da un’economia a struttura “fisica” a modalità più “virtuali” favoriscono, determinano e accelerano i processi di rinnovamento e di crescita urbana; infine la sempre maggiore attenzione che le società avanzate riservano alla qualità del tempo libero e al benessere psico-fisico degli individui, inducono a ripensare tempi e modi di fruizione della città, dei servizi, delle attrezzature all’aperto. Modificazioni e cambiamenti che acquistano caratteri definiti già alla fine del secolo scorso e che inducono a ripensare le strutture urbane, i tessuti consolidati e gli episodi edilizi all’interno di politiche indirizzate verso la rigenerazione, la riqualificazione e il riuso del costruito, secondo strumenti d’intervento che assumono modalità e caratteri diversi in relazione alle specificità dei contesti.
Roma: un futuro possibile / Petrangeli, Maurizio. - In: METAMORFOSI. - ISSN 1590-1394. - 7(2020), pp. 12-27.
Roma: un futuro possibile
maurizio petrangeli
2020
Abstract
L’affermazione della società industriale fu indissolubilmente legata a impetuosi processi di urbanizzazione, che presero avvio nel XIX secolo e si consolidarono nel successivo con la nascita di estese conurbazioni e l’avvento della classe media, entrambe funzionali al consumo di massa. Lo sviluppo è proseguito anche nel XXI secolo e prende ora le forme di un’estesa globalizzazione e di una rete di città-mondo, con il 15% della popolazione mondiale che abita le prime trenta megalopoli del pianeta1. Queste rapide e radicali trasformazioni determinano profondi cambiamenti nei tessuti urbani: da un lato il numero dei residenti, la composizione della popolazione e i fenomeni migratori mutano la struttura della domanda e le modalità dell’abitare, suggerendo nuove tipologie e configurazioni spaziali; dall’altro le innovazioni produttive, la crescita del terziario avanzato e il passaggio da un’economia a struttura “fisica” a modalità più “virtuali” favoriscono, determinano e accelerano i processi di rinnovamento e di crescita urbana; infine la sempre maggiore attenzione che le società avanzate riservano alla qualità del tempo libero e al benessere psico-fisico degli individui, inducono a ripensare tempi e modi di fruizione della città, dei servizi, delle attrezzature all’aperto. Modificazioni e cambiamenti che acquistano caratteri definiti già alla fine del secolo scorso e che inducono a ripensare le strutture urbane, i tessuti consolidati e gli episodi edilizi all’interno di politiche indirizzate verso la rigenerazione, la riqualificazione e il riuso del costruito, secondo strumenti d’intervento che assumono modalità e caratteri diversi in relazione alle specificità dei contesti.File | Dimensione | Formato | |
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