Ci sono due nozioni contemporanee di centralità che a Roma non riescono a sovrapporsi e formare sistema; la prima è un'idea di policentrismo della struttura urbana che ha animato il dibattito urbanistico e che ha cercato in qualche modo di depositarsi nella struttura dell'ultimo piano regolatore; la seconda invece è una proprietà che viene riconosciuta ai nodi di mobilità quali propulsori di attività e relazioni propri di quegli spazi pubblici che la città contemporanea non è stata in grado di rielaborare in modo soddisfacente. La sovrapposizione dei due fattori in area romana evidenzia una distonia generalizzata; le centralità locali e/o alternative hanno conosciuto un'attuazione ben modesta mentre, da parte loro, le linee su ferro, sia sotterranee che di superficie, non hanno saputo offrire né un contributo qualitativo nei punti di contatto con il tessuto urbano, cioè le stazioni, né una compiuta efficienza del sistema, che non è ancora riuscito a diventare una vera rete per insufficienza di nodi. Di questi, solo i maggiori hanno intrapreso una via contemporanea, non senza problemi. Conoscere la propria città, a partire dal proprio quartiere, anche periferico, da cui si prende la metro per raggiungere il centro, diventa il primo strumento di rispetto e qualificazione. L'attraversamento stratigrafico dei suoli e dei segni della storia in essi contenuti deve concretamente tradursi in spazialità capaci di parlare agli utenti raccontando la storia dei luoghi che si stanno per raggiungere o lasciare. Per i visitatori un sistema di metropolitana allestito per far comprendere la città che si attraversa può essere non solo di grande utilità in termini di servizio, ma anche di potenziale forte attrattività, grazie all' enorme patrimonio disponibile, di cui i poli urbani, monumentali, artistici coinvolti, rivisti nei loro statuti, costituirebbero dei veri e propri hub turistico-culturali : la rete di trasporto deve dunque farsi rete di conoscenza come vettore di valorizzazione.

Binari a Roma. Viaggiare nella storia, tra utopia e conservazione / Lambertucci, F.. - In: TRASPORTI & CULTURA. - ISSN 2280-3998. - 57(2020), pp. 82-91.

Binari a Roma. Viaggiare nella storia, tra utopia e conservazione

F. Lambertucci
2020

Abstract

Ci sono due nozioni contemporanee di centralità che a Roma non riescono a sovrapporsi e formare sistema; la prima è un'idea di policentrismo della struttura urbana che ha animato il dibattito urbanistico e che ha cercato in qualche modo di depositarsi nella struttura dell'ultimo piano regolatore; la seconda invece è una proprietà che viene riconosciuta ai nodi di mobilità quali propulsori di attività e relazioni propri di quegli spazi pubblici che la città contemporanea non è stata in grado di rielaborare in modo soddisfacente. La sovrapposizione dei due fattori in area romana evidenzia una distonia generalizzata; le centralità locali e/o alternative hanno conosciuto un'attuazione ben modesta mentre, da parte loro, le linee su ferro, sia sotterranee che di superficie, non hanno saputo offrire né un contributo qualitativo nei punti di contatto con il tessuto urbano, cioè le stazioni, né una compiuta efficienza del sistema, che non è ancora riuscito a diventare una vera rete per insufficienza di nodi. Di questi, solo i maggiori hanno intrapreso una via contemporanea, non senza problemi. Conoscere la propria città, a partire dal proprio quartiere, anche periferico, da cui si prende la metro per raggiungere il centro, diventa il primo strumento di rispetto e qualificazione. L'attraversamento stratigrafico dei suoli e dei segni della storia in essi contenuti deve concretamente tradursi in spazialità capaci di parlare agli utenti raccontando la storia dei luoghi che si stanno per raggiungere o lasciare. Per i visitatori un sistema di metropolitana allestito per far comprendere la città che si attraversa può essere non solo di grande utilità in termini di servizio, ma anche di potenziale forte attrattività, grazie all' enorme patrimonio disponibile, di cui i poli urbani, monumentali, artistici coinvolti, rivisti nei loro statuti, costituirebbero dei veri e propri hub turistico-culturali : la rete di trasporto deve dunque farsi rete di conoscenza come vettore di valorizzazione.
2020
mobilità; patrimonio; valorizzazione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Binari a Roma. Viaggiare nella storia, tra utopia e conservazione / Lambertucci, F.. - In: TRASPORTI & CULTURA. - ISSN 2280-3998. - 57(2020), pp. 82-91.
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