La singolarità della Città del Vaticano in quanto Stato attirò subito l’attenzione dei costituzionalisti. Il trattato del Laterano, scrisse Donato Donati, ha istituito uno Stato onde «assicurare alla S. Sede assoluta indipendenza, necessaria pel governo della Chiesa Cattolica», per cui qui, a differenza che per tutti gli altri Stati, vi è «una persona che viveva prima dello Stato e non muore collo Stato e che subbiettivizza l’interesse del governo della Chiesa Cattolica». Non essendo per giunta i cittadini ma il territorio l’oggetto primario della sovranità, la Città del Vaticano doveva considerarsi a suo avviso una sottospecie dello Stato patrimoniale. La difficoltà di inquadramento sopravvive ai mutamenti di approccio scientifico.Il volume aiuta a cogliere un "problematico registro" in una fase che non è esagerato ritenere epocale come quella del pontificato di Jorge Mario Bergoglio, fin dalla scelta del nome Francesco. A ciò si deve anzi la decisione dell’autore di scrivere una seconda edizione dopo quella del 2009. Oltre a una densa introduzione, il libro si articola in sette capitoli, dedicati rispettiva- mente al contesto geoeconomico, alla storia costituzionale, all’ordinamento interno e ai rapporti con gli altri Stati, all’organizzazione costituzionale, alle fonti normative, al sistema giudiziario e ai diritti e alle libertà. Completano l’opera una cronologia politico-istituzionale che parte dal 1870, e una ricca nota bibliografica.
F. Clementi, La Città del Vaticano, il Mulino, 2019 - (Rivista bibliografica) / Pinelli, Cesare. - In: RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PUBBLICO. - ISSN 0557-1464. - (2020), pp. 1238-1239.
F. Clementi, La Città del Vaticano, il Mulino, 2019 - (Rivista bibliografica)
pinelli cesare
2020
Abstract
La singolarità della Città del Vaticano in quanto Stato attirò subito l’attenzione dei costituzionalisti. Il trattato del Laterano, scrisse Donato Donati, ha istituito uno Stato onde «assicurare alla S. Sede assoluta indipendenza, necessaria pel governo della Chiesa Cattolica», per cui qui, a differenza che per tutti gli altri Stati, vi è «una persona che viveva prima dello Stato e non muore collo Stato e che subbiettivizza l’interesse del governo della Chiesa Cattolica». Non essendo per giunta i cittadini ma il territorio l’oggetto primario della sovranità, la Città del Vaticano doveva considerarsi a suo avviso una sottospecie dello Stato patrimoniale. La difficoltà di inquadramento sopravvive ai mutamenti di approccio scientifico.Il volume aiuta a cogliere un "problematico registro" in una fase che non è esagerato ritenere epocale come quella del pontificato di Jorge Mario Bergoglio, fin dalla scelta del nome Francesco. A ciò si deve anzi la decisione dell’autore di scrivere una seconda edizione dopo quella del 2009. Oltre a una densa introduzione, il libro si articola in sette capitoli, dedicati rispettiva- mente al contesto geoeconomico, alla storia costituzionale, all’ordinamento interno e ai rapporti con gli altri Stati, all’organizzazione costituzionale, alle fonti normative, al sistema giudiziario e ai diritti e alle libertà. Completano l’opera una cronologia politico-istituzionale che parte dal 1870, e una ricca nota bibliografica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.