Il forte aumento del numero di periodici e di vari prodotti di stampa in generale all’inizio del XX secolo in Ungheria fu il risultato di quel complesso processo di modernizzazione economica e sociale che si verificò dopo il Compromesso (Kiegyezés, Ausgleich 1867) e la conseguente nascita della Monarchia austro-ungarica. La frenesia di informazioni fresche in politica ed economia e di notizie sensazionali diedero vita a centinaia di giornali e riviste. La letteratura accompagnava i cambiamenti sociali e politici e, sotto diversi aspetti, li prevedeva. Nel 1908 nacque a Budapest, non certo senza precedenti, una delle riviste letterarie più longeve, «Nyugat» (Occidente, 1908-1941) che fu particolarmente fertile nel primo decennio. Diede spazio alle aspirazioni della maggior parte degli scrittori e a una ricerca letteraria originale. Oltre al ben noto profilo letterario modernista, la rivista aveva anche una “vena politica” che finora ha avuto poca attenzione da parte degli studiosi. Il presente contributo intende focalizzarsi sui discorsi politici di «Nyugat» e sul rapporto che si delinea tra letteratura e politica sulle pagine di questo periodico. Nell’epoca da noi presa in considerazione ebbe luogo la Prima guerra mondiale che portò alla dissoluzione dell’Impero austro-ungarico e al drastico ridimensionamento territoriale dell’Ungheria i cui effetti si percepiscono chiaramente ancora oggi. Osserveremo come, dopo un primo momento di entusiasmo, nell’ambiente della «Nyugat» si leva alta la condanna della ferocia della guerra.
Il rapporto tra letteratura e politica nella rivista «Nyugat» ‘Occidente’ tra il 1908 e il 1918 / Rozsavolgyi, Edit. - In: RIVISTA DI STUDI UNGHERESI. - ISSN 2035-7133. - 19:RSU Nuova Serie(2020), pp. 121-143.
Il rapporto tra letteratura e politica nella rivista «Nyugat» ‘Occidente’ tra il 1908 e il 1918.
Edit Rózsavölgyi
2020
Abstract
Il forte aumento del numero di periodici e di vari prodotti di stampa in generale all’inizio del XX secolo in Ungheria fu il risultato di quel complesso processo di modernizzazione economica e sociale che si verificò dopo il Compromesso (Kiegyezés, Ausgleich 1867) e la conseguente nascita della Monarchia austro-ungarica. La frenesia di informazioni fresche in politica ed economia e di notizie sensazionali diedero vita a centinaia di giornali e riviste. La letteratura accompagnava i cambiamenti sociali e politici e, sotto diversi aspetti, li prevedeva. Nel 1908 nacque a Budapest, non certo senza precedenti, una delle riviste letterarie più longeve, «Nyugat» (Occidente, 1908-1941) che fu particolarmente fertile nel primo decennio. Diede spazio alle aspirazioni della maggior parte degli scrittori e a una ricerca letteraria originale. Oltre al ben noto profilo letterario modernista, la rivista aveva anche una “vena politica” che finora ha avuto poca attenzione da parte degli studiosi. Il presente contributo intende focalizzarsi sui discorsi politici di «Nyugat» e sul rapporto che si delinea tra letteratura e politica sulle pagine di questo periodico. Nell’epoca da noi presa in considerazione ebbe luogo la Prima guerra mondiale che portò alla dissoluzione dell’Impero austro-ungarico e al drastico ridimensionamento territoriale dell’Ungheria i cui effetti si percepiscono chiaramente ancora oggi. Osserveremo come, dopo un primo momento di entusiasmo, nell’ambiente della «Nyugat» si leva alta la condanna della ferocia della guerra.File | Dimensione | Formato | |
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