Inizialmente interpretato come parte di una fistula aquaria, il piccolo manufatto CIL XV 8004c venne identificato dal Dressel come manico di una theca lucernaria, tipologia comune ma varia, sia nella morfologia che nei materiali. È marcato con il nome Lusimacus/Lusumacus, la cui forma e grafia, parimenti riscontrata anche su altri esemplari di portalucerne plumbei (e su produzioni ceramiche di metà I sec. a.C.), unitamente alla paleografia e al confronto con manufatti pubblicati e inediti afferenti alla medesima classe, indicherebbero per CIL, XV 8004c una cronologia compresa tra la metà del II sec. e gli anni ’30 del I sec. a.C.
Un approfondimento sul portalucerne a firma Lusimacus CIL XV, 8004 c e un analogo inedito da Privernum a firma [Co]ponius / DE MARTINI, Silvia. - (2021), pp. 297-310. (Intervento presentato al convegno Instrumenta Inscripta VIII - "Plumbum litteratum. L'escriptura sobre plom a l'època romana tenutosi a Barcelona; Spain).
Un approfondimento sul portalucerne a firma Lusimacus CIL XV, 8004 c e un analogo inedito da Privernum a firma [Co]ponius
Silvia De Martini
2021
Abstract
Inizialmente interpretato come parte di una fistula aquaria, il piccolo manufatto CIL XV 8004c venne identificato dal Dressel come manico di una theca lucernaria, tipologia comune ma varia, sia nella morfologia che nei materiali. È marcato con il nome Lusimacus/Lusumacus, la cui forma e grafia, parimenti riscontrata anche su altri esemplari di portalucerne plumbei (e su produzioni ceramiche di metà I sec. a.C.), unitamente alla paleografia e al confronto con manufatti pubblicati e inediti afferenti alla medesima classe, indicherebbero per CIL, XV 8004c una cronologia compresa tra la metà del II sec. e gli anni ’30 del I sec. a.C.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.