Parlare del Bauhaus nel centenario della sua fondazione costituisce una riflessione approfondita sulla visione delle arti, del design, dell’architettura, dell’artigianato e della loro relazione con la società e i suoi cambiamenti. Ad oggi, infatti, a seguito dell’evoluzione della società verso una dimensione immateriale ed informativa, occorre rileggere quelle relazioni che intercorrono tra la società e la disciplina del design. Occorre rintracciarne, dunque, un nuovo profilo, nuove azioni e nuove metodologie, fino a nuove visualizzazioni. L’obiettivo di questa riflessione è individuare delle nuove traiettorie nell’azione di configurazione dei dati, basate su una “architettura dell’informazione”, mediante la traduzione degli elementi informativi in codici visivi attraverso lo strumento strategico del Data Visualization. In termini metodologici, ci si prefigge di indagare un processo di traduzione, basato sulla transdiciplinarità: più precisamente, la rilettura in termini di immagini, comportamenti e prospettive sull’utilizzo dei dati attraverso le fasi di interpretazione, codifica, mappatura e mediazione. In particolar modo, ci si prefigge di rileggere e di riformulare il problema progettuale, passando da un approccio di problem solving (cercando di fornire nuove soluzioni a ormai consolidati problemi) ad uno di problem setting (ovvero l’elaborazione di nuovi e più precisi interventi a monte del processo progettuale).
Design (in)formazione. Riflessione teorico-critica sulla morfologia dei “data” nella rivoluzione digitale / Caccamo, Alessio; Mariani, Miriam; Vendetti, Andrea. - (2020), pp. 377-384. (Intervento presentato al convegno Atti dell’Assemblea Annuale della Società Italiana di Design - 100 anni dal Bauhaus Le prospettive della ricerca di design tenutosi a Ascoli, Italia).
Design (in)formazione. Riflessione teorico-critica sulla morfologia dei “data” nella rivoluzione digitale
Alessio Caccamo
Co-primo
;Miriam MarianiCo-primo
;Andrea VendettiCo-primo
2020
Abstract
Parlare del Bauhaus nel centenario della sua fondazione costituisce una riflessione approfondita sulla visione delle arti, del design, dell’architettura, dell’artigianato e della loro relazione con la società e i suoi cambiamenti. Ad oggi, infatti, a seguito dell’evoluzione della società verso una dimensione immateriale ed informativa, occorre rileggere quelle relazioni che intercorrono tra la società e la disciplina del design. Occorre rintracciarne, dunque, un nuovo profilo, nuove azioni e nuove metodologie, fino a nuove visualizzazioni. L’obiettivo di questa riflessione è individuare delle nuove traiettorie nell’azione di configurazione dei dati, basate su una “architettura dell’informazione”, mediante la traduzione degli elementi informativi in codici visivi attraverso lo strumento strategico del Data Visualization. In termini metodologici, ci si prefigge di indagare un processo di traduzione, basato sulla transdiciplinarità: più precisamente, la rilettura in termini di immagini, comportamenti e prospettive sull’utilizzo dei dati attraverso le fasi di interpretazione, codifica, mappatura e mediazione. In particolar modo, ci si prefigge di rileggere e di riformulare il problema progettuale, passando da un approccio di problem solving (cercando di fornire nuove soluzioni a ormai consolidati problemi) ad uno di problem setting (ovvero l’elaborazione di nuovi e più precisi interventi a monte del processo progettuale).File | Dimensione | Formato | |
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