Il contributo si interroga sulla genesi e sui contenuti del volume di Carnelutti, Arte del diritto. Redatto in spagnolo nel 1946, durante il viaggio a bordo della Gritti, che portò Carnelutti a Montevideo e Buenos Aires per un ciclo di conferenze su invito di Couture, questo agile volume venne tradotto per la prima volta in italiano nel 1949 per la Cedam. Si tratta del primo di una numerosa serie che lo stesso Carnelutti definì volumi “clandestini” (per il minor seguito che, consapevolmente, avrebbero avuto), frutto dell’urgenza espressiva di Carnelutti, dedicato attraverso i sei capitoli-meditazioni (il sottotitolo dell’edizione argentina del 1948 è appunto Seis Meditaciones sobre el Derecho), al diritto e ai rapporti tra arte e diritto e tra grazia e giustizia. Un volume che molti direbbero quindi di filosofia del diritto, ed altri tout court di sapiente meditazione sulla regolata vita sociale che sappia depurarsi dalle liti. Diremmo forse allora opera della maturità di un filosofo del processo.
A proposito della riedizione di «arte del diritto» (1946-1949) e di giusto processo vissuto con grazia / Consolo, Claudio. - In: RIVISTA DI DIRITTO PROCESSUALE. - ISSN 0035-6182. - (2018), pp. 1134-1146.
A proposito della riedizione di «arte del diritto» (1946-1949) e di giusto processo vissuto con grazia
CONSOLO, Claudio
2018
Abstract
Il contributo si interroga sulla genesi e sui contenuti del volume di Carnelutti, Arte del diritto. Redatto in spagnolo nel 1946, durante il viaggio a bordo della Gritti, che portò Carnelutti a Montevideo e Buenos Aires per un ciclo di conferenze su invito di Couture, questo agile volume venne tradotto per la prima volta in italiano nel 1949 per la Cedam. Si tratta del primo di una numerosa serie che lo stesso Carnelutti definì volumi “clandestini” (per il minor seguito che, consapevolmente, avrebbero avuto), frutto dell’urgenza espressiva di Carnelutti, dedicato attraverso i sei capitoli-meditazioni (il sottotitolo dell’edizione argentina del 1948 è appunto Seis Meditaciones sobre el Derecho), al diritto e ai rapporti tra arte e diritto e tra grazia e giustizia. Un volume che molti direbbero quindi di filosofia del diritto, ed altri tout court di sapiente meditazione sulla regolata vita sociale che sappia depurarsi dalle liti. Diremmo forse allora opera della maturità di un filosofo del processo.File | Dimensione | Formato | |
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