Berlino è una città dalla storia complessa che a stento riesce a chiudere nei suoi musei, nei suoi allestimenti, nelle tante esposizioni che nutrono la sua vita culturale. Una storia divisa per tradizione e che per deformazione storica porta con sé anche lo spazio prossimo alla linea di demarcazione del confine, lo spazio di non-detto che aleggia ancora per le vie della città, quasi una terra di nessuno fantasma che non costeggia più solo il muro, ma segue altre barriere contemporanee. È una città in cui memorie politicamente unificate lottano per emergere e mettere in ombra le memorie rivali, rivendicando la propria presenza e chiedendo di essere ascoltate. Quella che espone è una collezione creata velocemente, dopo la caduta del nazismo e poi dopo quella del muro: spazi riempiti con enormi mostri di cemento oggi ostaggio della gentrificazione, parchi costruiti sui cumuli di macerie nell’immediato dopoguerra e quartieri dalle identità fluide. Non c’è mai stato tempo sufficiente per accumulare e stratificare, tutto è nuovo e ricostruito, come un museo appena aperto che non può esporre nulla, perché ciò che dovrebbe mettere in mostra non esiste più: si può incontrare solo nella sua assenza, camminando tra vie che oggi hanno un nome diverso da ieri. Nata dalla distruzione e in perenne stato di tensione tra rinascita e macerie, Berlino è ostaggio dei tabù della storia: nel mio articolo rifletto sulle ragioni e i modi in cui la memoria della città si è frammentata e persa, su come i suoi fruitori siano in bilico tra il dovere delle celebrazioni del passato e la volontà di tenere in vita a ogni costo l’atmosfera post ’89. Forse non può esserci museo per la città che sarebbe dovuta diventare essa stessa l’altare del potere, la capitale del Reich millenario, oggi percorsa da una cicatrice di quasi 160 chilometri, non più povera e forse neanche così sexy.

Memorie in lotta. Berlino, città-museo della distruzione / Silvestri, Erika. - In: ROOTS§ROUTES. - ISSN 2039-5426. - I non-detti del museo(2019).

Memorie in lotta. Berlino, città-museo della distruzione.

Erika Silvestri
2019

Abstract

Berlino è una città dalla storia complessa che a stento riesce a chiudere nei suoi musei, nei suoi allestimenti, nelle tante esposizioni che nutrono la sua vita culturale. Una storia divisa per tradizione e che per deformazione storica porta con sé anche lo spazio prossimo alla linea di demarcazione del confine, lo spazio di non-detto che aleggia ancora per le vie della città, quasi una terra di nessuno fantasma che non costeggia più solo il muro, ma segue altre barriere contemporanee. È una città in cui memorie politicamente unificate lottano per emergere e mettere in ombra le memorie rivali, rivendicando la propria presenza e chiedendo di essere ascoltate. Quella che espone è una collezione creata velocemente, dopo la caduta del nazismo e poi dopo quella del muro: spazi riempiti con enormi mostri di cemento oggi ostaggio della gentrificazione, parchi costruiti sui cumuli di macerie nell’immediato dopoguerra e quartieri dalle identità fluide. Non c’è mai stato tempo sufficiente per accumulare e stratificare, tutto è nuovo e ricostruito, come un museo appena aperto che non può esporre nulla, perché ciò che dovrebbe mettere in mostra non esiste più: si può incontrare solo nella sua assenza, camminando tra vie che oggi hanno un nome diverso da ieri. Nata dalla distruzione e in perenne stato di tensione tra rinascita e macerie, Berlino è ostaggio dei tabù della storia: nel mio articolo rifletto sulle ragioni e i modi in cui la memoria della città si è frammentata e persa, su come i suoi fruitori siano in bilico tra il dovere delle celebrazioni del passato e la volontà di tenere in vita a ogni costo l’atmosfera post ’89. Forse non può esserci museo per la città che sarebbe dovuta diventare essa stessa l’altare del potere, la capitale del Reich millenario, oggi percorsa da una cicatrice di quasi 160 chilometri, non più povera e forse neanche così sexy.
2019
Berlino, Museo, Distruzione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Memorie in lotta. Berlino, città-museo della distruzione / Silvestri, Erika. - In: ROOTS§ROUTES. - ISSN 2039-5426. - I non-detti del museo(2019).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1497798
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