Ancient Ostia presents the largest amount of urban mithraea in the Roman world. Although the city is not yet digged in its entirety, every district has worship places dedicated to god Mithra. Thanks to the publication, sixty years ago, of the Giovanni Becatti’s catalogue in the “Scavi di Ostia” series, these mithraea are well known, but much remains to be done. Recently the research carried out by the Ostia Marina Project of the University of Bologna has led to the discovery of a new mithraeum – so-called of “Colored Marbles” – built in the second half of the IV century A.D. in the neighborhood outside Porta Marina. From this finding, a research project has been proposed, aimed at a new systematic study of the ostian mithraism, in an attempt to understand its final stages of life and the ways of decline and abandonment of the mithraea between IV and V century A.D., especially in connection with the victory of Christianity and its radicalization in the ancient city. On this occasion, some research will be presented, focusing mainly on the Aldobrandini mithraeum, the mithraeum of Fructosus, the mithraeum of the Snakes (Serpenti) and the so-called mithraeum of the Thermae of Mithra, with special attention to the new structural reliefs, carried out with modern bi- and three-dimensional techniques, and to the analysis of still unpublished archive materials.

L’antica città di Ostia ha restituito la più ingente quantità di mitrei in ambito urbano che il mondo romano conosca. Nonostante la città sia sconosciuta nella sua interezza, ogni quartiere ad oggi noto conserva luoghi di culto dedicati al dio Mitra. A seguito della loro pubblicazione da parte di Giovanni Becatti nel secondo volume della serie Scavi di Ostia, ormai più di sessant’anni or sono, la ricerca sul mitraismo ostiense ha oggi trovato nuova linfa grazie agli studi portati avanti dal Progetto Ostia Marina dell’Università di Bologna e alla scoperta del cosiddetto Mitreo dei Marmi Colorati, realizzato con tutta probabilità durante la seconda metà del IV secolo d.C. nell’ambito del quartiere fuori Porta Marina. Da tale rinvenimento ha preso origine un progetto di ricerca volto allo studio sistematico e alla schedatura dei mitrei ostiensi, con l’intento di comprenderne le fasi finali di vita e le modalità di declino e abbandono tra IV e V secolo d.C., anche e soprattutto in relazione alla vittoria del Cristianesimo e alla sua radicalizzazione nell’antica città portuale di Ostia. In tale occasione verranno dunque presentati alcuni risultati della ricerca in corso, focalizzandosi principalmente sui mitrei Aldobrandini, di Fructosus, dei Serpenti e sul cosiddetto Mitreo delle Terme del Mitra, con particolare attenzione ai nuovi rilievi strutturali, effettuati con le moderne tecniche di documentazione bi- e tridimensionale, e all’analisi del materiale d’archivio ancora inedito.

The Ostian Mithraea in Late Antiquity. New archaeological research on the end of Mithraism / Melega, Alessandro. - 39:(2020), pp. 113-121. (Intervento presentato al convegno The Archaeology of Mithraism in the Roman Empire. New Finds and Perspectives tenutosi a Alba Iulia).

The Ostian Mithraea in Late Antiquity. New archaeological research on the end of Mithraism

Alessandro Melega
2020

Abstract

Ancient Ostia presents the largest amount of urban mithraea in the Roman world. Although the city is not yet digged in its entirety, every district has worship places dedicated to god Mithra. Thanks to the publication, sixty years ago, of the Giovanni Becatti’s catalogue in the “Scavi di Ostia” series, these mithraea are well known, but much remains to be done. Recently the research carried out by the Ostia Marina Project of the University of Bologna has led to the discovery of a new mithraeum – so-called of “Colored Marbles” – built in the second half of the IV century A.D. in the neighborhood outside Porta Marina. From this finding, a research project has been proposed, aimed at a new systematic study of the ostian mithraism, in an attempt to understand its final stages of life and the ways of decline and abandonment of the mithraea between IV and V century A.D., especially in connection with the victory of Christianity and its radicalization in the ancient city. On this occasion, some research will be presented, focusing mainly on the Aldobrandini mithraeum, the mithraeum of Fructosus, the mithraeum of the Snakes (Serpenti) and the so-called mithraeum of the Thermae of Mithra, with special attention to the new structural reliefs, carried out with modern bi- and three-dimensional techniques, and to the analysis of still unpublished archive materials.
2020
The Archaeology of Mithraism in the Roman Empire. New Finds and Perspectives
L’antica città di Ostia ha restituito la più ingente quantità di mitrei in ambito urbano che il mondo romano conosca. Nonostante la città sia sconosciuta nella sua interezza, ogni quartiere ad oggi noto conserva luoghi di culto dedicati al dio Mitra. A seguito della loro pubblicazione da parte di Giovanni Becatti nel secondo volume della serie Scavi di Ostia, ormai più di sessant’anni or sono, la ricerca sul mitraismo ostiense ha oggi trovato nuova linfa grazie agli studi portati avanti dal Progetto Ostia Marina dell’Università di Bologna e alla scoperta del cosiddetto Mitreo dei Marmi Colorati, realizzato con tutta probabilità durante la seconda metà del IV secolo d.C. nell’ambito del quartiere fuori Porta Marina. Da tale rinvenimento ha preso origine un progetto di ricerca volto allo studio sistematico e alla schedatura dei mitrei ostiensi, con l’intento di comprenderne le fasi finali di vita e le modalità di declino e abbandono tra IV e V secolo d.C., anche e soprattutto in relazione alla vittoria del Cristianesimo e alla sua radicalizzazione nell’antica città portuale di Ostia. In tale occasione verranno dunque presentati alcuni risultati della ricerca in corso, focalizzandosi principalmente sui mitrei Aldobrandini, di Fructosus, dei Serpenti e sul cosiddetto Mitreo delle Terme del Mitra, con particolare attenzione ai nuovi rilievi strutturali, effettuati con le moderne tecniche di documentazione bi- e tridimensionale, e all’analisi del materiale d’archivio ancora inedito.
archaeology; late antiquity; mithraism; ancient Ostia; ostia marina project
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
The Ostian Mithraea in Late Antiquity. New archaeological research on the end of Mithraism / Melega, Alessandro. - 39:(2020), pp. 113-121. (Intervento presentato al convegno The Archaeology of Mithraism in the Roman Empire. New Finds and Perspectives tenutosi a Alba Iulia).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1496621
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