Le città sono da sempre ritenute oggetto di studio fondamentale per i sociologi. In particolar modo nell’era post-moderna, caratterizzata da crescenti paure e insicurezze, il quartiere é a tutti gli effetti la dimensione privilegiata per osservare i mutamenti della società contemporanea. In essi la sfera pubblica e quella privata degli individui si intrecciano: non hanno esclusivamente finalità amministrative, ma influenzano profondamente i comportamenti e le relazioni sociali. Ciò si ripercuote inevitabilmente sulla scelta della metodologia da utilizzare, che non può non essere che squisitamente qualitativa (senza precludere però l’utilizzo di strumenti quantitativi), grazie alla quale è possibile indagare le dinamiche e le motivazioni profonde degli individui. Prendendo spunto da una ricerca condotta in un quartiere periferico di Roma, il Quadraro, riguardante l’influenza che la conformazione urbanistica e architettonica ha sulle modalità con cui gli individui esperiscono il proprio quartiere, il paper intende riflettere sulla metodologia adottata, che, oltre alle interviste qualitative, ha visto l’utilizzo di mappe mentali (strumento elaborato dall’urbanista Kevin Lynch) e di tecniche derivanti dall’approccio visuale.
Parole e immagini della città. L’approccio qualitativo nel contesto urbano / Ippoliti, Alessandro. - (2019). (Intervento presentato al convegno Forum Nazionale Analisi Qualitativa 2019 tenutosi a Roma).
Parole e immagini della città. L’approccio qualitativo nel contesto urbano
Alessandro Ippoliti
2019
Abstract
Le città sono da sempre ritenute oggetto di studio fondamentale per i sociologi. In particolar modo nell’era post-moderna, caratterizzata da crescenti paure e insicurezze, il quartiere é a tutti gli effetti la dimensione privilegiata per osservare i mutamenti della società contemporanea. In essi la sfera pubblica e quella privata degli individui si intrecciano: non hanno esclusivamente finalità amministrative, ma influenzano profondamente i comportamenti e le relazioni sociali. Ciò si ripercuote inevitabilmente sulla scelta della metodologia da utilizzare, che non può non essere che squisitamente qualitativa (senza precludere però l’utilizzo di strumenti quantitativi), grazie alla quale è possibile indagare le dinamiche e le motivazioni profonde degli individui. Prendendo spunto da una ricerca condotta in un quartiere periferico di Roma, il Quadraro, riguardante l’influenza che la conformazione urbanistica e architettonica ha sulle modalità con cui gli individui esperiscono il proprio quartiere, il paper intende riflettere sulla metodologia adottata, che, oltre alle interviste qualitative, ha visto l’utilizzo di mappe mentali (strumento elaborato dall’urbanista Kevin Lynch) e di tecniche derivanti dall’approccio visuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.