SUMMARY. Over the last few decades there has been a radical change in the education and social role of the psychiatrist, who from “thinker” has transformed into “operator”. A large number of scientific, medical, educational, cultural, health, organizational, political and legal factors have contributed to this change. In the professional reality these factors can be symbolized as internal “voices” of the psychiatrists, who automatically limit or inhibit their aptitude for autonomous thinking, lapsed to the advantage of the need to operate practically in a professional role lived with ever less awareness and cultural depth. The impoverishment of the psychiatrist's sense of scientific and cultural identity who is being asked less and less to “think”, corresponds to a change in expectations on the part of society, which essentially asks him to “operate”. From a scientific metaphor perspective, the “breakdown” of the mental attitude dominated by these factors could restore strength to psychiatrist's cultural depth and social role.

Nel corso degli ultimi decenni si è assistito a un radicale cambiamento nella formazione e nel ruolo sociale dello psichiatra, che da “pensatore” si è trasformato in “operatore”. Un grande numero di fattori, scientifici, medici, formativi, culturali, sanitari, organizzativi, politici, legali, ha contribuito a questo cambiamento. Nella realtà professionale questi fattori possono essere simboleggiati come “voci” interne dello psichiatra, che automaticamente ne limitano o inibiscono l’attitudine al pensiero autonomo, decaduta a vantaggio della necessità di operare praticamente in un ruolo professionale vissuto con sempre minore consapevolezza e profondità culturale. L’impoverimento del senso di identità scientifica e culturale dello psichiatra, a cui si chiede sempre meno di “pensare”, corrisponde a un cambiamento delle attese da parte della società, che gli chiede essenzialmente di “operare”. In un’ottica di metafora scientifica, il “crollo” dell’attitudine mentale dominata da questi fattori potrebbe ridare forza allo spessore culturale e al ruolo sociale dello psichiatra.

Le “voci” dello psichiatra e la metamorfosi da “pensatore” a “operatore” / Bersani, G.. - In: RIVISTA DI PSICHIATRIA. - ISSN 0035-6484. - 55:6(2020), pp. 380-384. [10.1708/3503.34897]

Le “voci” dello psichiatra e la metamorfosi da “pensatore” a “operatore”

Bersani G.
2020

Abstract

SUMMARY. Over the last few decades there has been a radical change in the education and social role of the psychiatrist, who from “thinker” has transformed into “operator”. A large number of scientific, medical, educational, cultural, health, organizational, political and legal factors have contributed to this change. In the professional reality these factors can be symbolized as internal “voices” of the psychiatrists, who automatically limit or inhibit their aptitude for autonomous thinking, lapsed to the advantage of the need to operate practically in a professional role lived with ever less awareness and cultural depth. The impoverishment of the psychiatrist's sense of scientific and cultural identity who is being asked less and less to “think”, corresponds to a change in expectations on the part of society, which essentially asks him to “operate”. From a scientific metaphor perspective, the “breakdown” of the mental attitude dominated by these factors could restore strength to psychiatrist's cultural depth and social role.
2020
Nel corso degli ultimi decenni si è assistito a un radicale cambiamento nella formazione e nel ruolo sociale dello psichiatra, che da “pensatore” si è trasformato in “operatore”. Un grande numero di fattori, scientifici, medici, formativi, culturali, sanitari, organizzativi, politici, legali, ha contribuito a questo cambiamento. Nella realtà professionale questi fattori possono essere simboleggiati come “voci” interne dello psichiatra, che automaticamente ne limitano o inibiscono l’attitudine al pensiero autonomo, decaduta a vantaggio della necessità di operare praticamente in un ruolo professionale vissuto con sempre minore consapevolezza e profondità culturale. L’impoverimento del senso di identità scientifica e culturale dello psichiatra, a cui si chiede sempre meno di “pensare”, corrisponde a un cambiamento delle attese da parte della società, che gli chiede essenzialmente di “operare”. In un’ottica di metafora scientifica, il “crollo” dell’attitudine mentale dominata da questi fattori potrebbe ridare forza allo spessore culturale e al ruolo sociale dello psichiatra.
role of the psychiatrist
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Le “voci” dello psichiatra e la metamorfosi da “pensatore” a “operatore” / Bersani, G.. - In: RIVISTA DI PSICHIATRIA. - ISSN 0035-6484. - 55:6(2020), pp. 380-384. [10.1708/3503.34897]
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