Numerose sono le ricerche pubblicate da Antonella Pampalone, storica dell’arte da lungo tempo impegnata sul fronte dell’indagine della produzione artistica romana dal secondo Cinquecento al primo Ottocento. Muovendosi trasversalmente tra accademia e società civile, e discutendo spesso l’influenza esercitata dalla committenza sulla professione, i vari contributi e monografie prodotte nel corso degli anni hanno delineato un ambito ben definito – quello dell’arte come strumento di autorappresentazione del potere – caratterizzato da reciproche interdipendenze e ricco di sfumature, spesso non colte dalle restrittive categorizzazioni storiografiche tradizionali. In tal senso, il recente volume “Il cardinale Niccolò Perrelli (1696-1772) burocrate esemplare della Camera Apostolica e committente per caso”, dato alle stampe per le Edizioni Oratoriane con un’elegante veste tipografica (Roma 2020), si pone come avanzamento rilevante e sintesi di questo capillare processo d’investigazione multidisciplinare, raccogliendo acquisizioni inedite (documentarie e grafiche) individuate a partire dal 2013 e ora sistematizzate in un elaborato complessivo.
Antonella Pampalone, “Il cardinale Niccolò Perrelli (1696-1772) burocrate esemplare della Camera Apostolica e committente per caso”, Edizioni Oratoriane, Roma 2020 / Benincampi, Iacopo. - In: GIORNALE DI STORIA. - ISSN 2036-4938. - (2021).
Antonella Pampalone, “Il cardinale Niccolò Perrelli (1696-1772) burocrate esemplare della Camera Apostolica e committente per caso”, Edizioni Oratoriane, Roma 2020.
Iacopo Benincampi
2021
Abstract
Numerose sono le ricerche pubblicate da Antonella Pampalone, storica dell’arte da lungo tempo impegnata sul fronte dell’indagine della produzione artistica romana dal secondo Cinquecento al primo Ottocento. Muovendosi trasversalmente tra accademia e società civile, e discutendo spesso l’influenza esercitata dalla committenza sulla professione, i vari contributi e monografie prodotte nel corso degli anni hanno delineato un ambito ben definito – quello dell’arte come strumento di autorappresentazione del potere – caratterizzato da reciproche interdipendenze e ricco di sfumature, spesso non colte dalle restrittive categorizzazioni storiografiche tradizionali. In tal senso, il recente volume “Il cardinale Niccolò Perrelli (1696-1772) burocrate esemplare della Camera Apostolica e committente per caso”, dato alle stampe per le Edizioni Oratoriane con un’elegante veste tipografica (Roma 2020), si pone come avanzamento rilevante e sintesi di questo capillare processo d’investigazione multidisciplinare, raccogliendo acquisizioni inedite (documentarie e grafiche) individuate a partire dal 2013 e ora sistematizzate in un elaborato complessivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.