Il seminario si propone di indagare l’iter di costituzione degli scaffali d’autore nei quali confluiscono saperi diversi. Scienza, filosofia, storia, diritto, musica e arti compongono un patrimonio culturale vasto con cui da sempre i letterati si sono confrontati. L’intreccio dei saperi lascia traccia nei loro scritti e nello loro poetiche: Boccaccio lesse avidamente la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio; Manzoni fu attento interprete della storiografia di Ripamonti; Leopardi, Pirandello e Calvino sfruttarono a più riprese la letteratura scientifica; Amelia Rosselli applicò la tecnica musicale delle “variazioni” nei suoi testi. Gli interventi saranno dunque volti a rintracciare la presenza dei saperi tecnico-scientifici e umanistici nelle scritture letterarie. L’analisi potrà concentrarsi sulla ricerca delle “fonti” e sulle loro modalità di impiego (citazioni, riscritture, allusioni). Ogni proposta dovrà fondarsi sulla storicizzazione delle discipline e delle opere oggetto di interesse. A titolo esemplificativo si considerino le seguenti linee di ricerca: - la ricostruzione di letture e biblioteche autoriali tramite l’analisi di zibaldoni, appunti privati, opere biografiche, carteggi, percorsi formativi e piani di studio. - la riflessione sull’utilizzo dei vari saperi, con particolare attenzione al contesto storico, geografico e culturale di riferimento. - lo studio dei contesti (corti, scuole, accademie, università, salotti, teatri, caffè, biblioteche) che hanno favorito l’ibridazione dei saperi e i contatti epistolari tra letterati e uomini di cultura di diversa formazione.
Lo Scaffale degli Scrittori: la letteratura e gli altri saperi / Carcione, Miriam; Esposito, Matilde; Mauriello, Serena; Nappi, LETIZIA ANNA; Saverna, Ludovica. - (2020).
Lo Scaffale degli Scrittori: la letteratura e gli altri saperi
Miriam Carcione;Matilde Esposito;Serena Mauriello;Letizia Anna Nappi;Ludovica Saverna
2020
Abstract
Il seminario si propone di indagare l’iter di costituzione degli scaffali d’autore nei quali confluiscono saperi diversi. Scienza, filosofia, storia, diritto, musica e arti compongono un patrimonio culturale vasto con cui da sempre i letterati si sono confrontati. L’intreccio dei saperi lascia traccia nei loro scritti e nello loro poetiche: Boccaccio lesse avidamente la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio; Manzoni fu attento interprete della storiografia di Ripamonti; Leopardi, Pirandello e Calvino sfruttarono a più riprese la letteratura scientifica; Amelia Rosselli applicò la tecnica musicale delle “variazioni” nei suoi testi. Gli interventi saranno dunque volti a rintracciare la presenza dei saperi tecnico-scientifici e umanistici nelle scritture letterarie. L’analisi potrà concentrarsi sulla ricerca delle “fonti” e sulle loro modalità di impiego (citazioni, riscritture, allusioni). Ogni proposta dovrà fondarsi sulla storicizzazione delle discipline e delle opere oggetto di interesse. A titolo esemplificativo si considerino le seguenti linee di ricerca: - la ricostruzione di letture e biblioteche autoriali tramite l’analisi di zibaldoni, appunti privati, opere biografiche, carteggi, percorsi formativi e piani di studio. - la riflessione sull’utilizzo dei vari saperi, con particolare attenzione al contesto storico, geografico e culturale di riferimento. - lo studio dei contesti (corti, scuole, accademie, università, salotti, teatri, caffè, biblioteche) che hanno favorito l’ibridazione dei saperi e i contatti epistolari tra letterati e uomini di cultura di diversa formazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.