On fake news, gatekeepers and LIS professionals: the finger or the moon?

Purpose: The purpose of this paper is to reflect on the meaning of fake news in the digital age and on the debate on disinformation in scholarly literature, in the light of the ethics of library and information profession. Design/methodology/approach: Revision of a keynote address at the BOCATSSS2020 conference, this paper offers an overview of current literature comparing it with a moment in the past that was crucial for information: post-Second World War time, when Wiener (1948) founded cybernetics and C.P. Snow advocated for “The two cultures” (1959). Findings: The complex issue demands a multi-disciplinary approach: there is not one solution, and some approaches risk limiting the freedom of expression, yet countering the phenomenon is a moral obligation for library and information science professionals. Originality/value: Comparing the present digital revolution with the past, this paper opens questions on the ethical commitment of information professionals.

Lo Scopo dell'articolo è riflettere sul significato di fake news nell'era digitale e sul dibattito sulla disinformazione nella letteratura accademica, alla luce dell’etica delle professione del libro e dell'informazione. Si tratta della revisione di un indirizzo keynote alla conferenza BOBCATSSS2020, che offre una panoramica della letteratura corrente confrontandola con un momento nel passato che fu cruciale per lo sviluppo dell'informazione: il secondo dopoguerra, quando Wiener (1948) fondò la cibernetica e C.P. Snow si faceva portavoce delle necessità di dialogo tra le due culture, “The two cultures” (1959). Il problema è complesso e richiede un approccio multidisciplinare: non c'è una soluzione univoca, e alcuni approcci rischiano di limitare la libertà di espressione, eppure confrontarsi con il fenomeno è un obbligo morale per i professionisti del libro e della scienza dell'informazione.