During the Ayyubid dynasty and the initial phase of the Mamluk dynasty, the Coptic community, outside of the monastic contexts, saw its spaces of artistic expression progressively reduced, having to limit its creativity almost exclusively to the decorative apparatus of the churches. It is in this period that the wooden bas-relief applied to the iconostasis and the portals reaches its highest levels, from the point of view of both the technique and the iconographic complexity, having to fulfil a didactic and salvific function at the same time. Even in this last stronghold of independence of identity, however, the urban art of Christian Egypt in the 13th century inevitably reflects the Arabo-Islamic influence, producing a figuratively and stylistically
Durante la dinastia ayyubide e la fase iniziale della dinastia mamelucca la comunità copta, al di fuori dei contesti monastici, vede progressivamente ridursi gli spazi di espressione artistica, dovendo conseguentemente limitare la propria creatività pressoché soltanto all’apparato decorativo delle chiese. È in questo periodo che il rilievo ligneo applicato alle iconòstasi e ai portali raggiunge i suoi livelli più alti, tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello della complessità iconografica, dovendo assolvere a una funzione didattica e salvifica al tempo stesso. Anche in quest’ultima roccaforte di indipendenza identitaria, tuttavia, l’arte urbana dell’Egitto cristiano del secolo XIII inevitabilmente risente dell’influenza arabo-islamica, producendo un linguaggio stilisticamente e figurativamente ibrido, che trova riscontro anche nella coeva produzione di codici miniati.
Sull’altra sponda del Mediterraneo. Brevi note sull’arte “copta” in età ayyubide e proto-mamelucca / Buzi, Paola. - In: ARTE MEDIEVALE. - ISSN 0393-7267. - 10(2020), pp. 293-304. (Intervento presentato al convegno Incontri Mediterranei. Arte e artisti tra Bisanzio e l'Occidente dopo la Quarta Crociata (1204-1430). tenutosi a Roma - Sapienza Università di Roma - Real Academia d'Espana).
Sull’altra sponda del Mediterraneo. Brevi note sull’arte “copta” in età ayyubide e proto-mamelucca
Paola Buzi
2020
Abstract
During the Ayyubid dynasty and the initial phase of the Mamluk dynasty, the Coptic community, outside of the monastic contexts, saw its spaces of artistic expression progressively reduced, having to limit its creativity almost exclusively to the decorative apparatus of the churches. It is in this period that the wooden bas-relief applied to the iconostasis and the portals reaches its highest levels, from the point of view of both the technique and the iconographic complexity, having to fulfil a didactic and salvific function at the same time. Even in this last stronghold of independence of identity, however, the urban art of Christian Egypt in the 13th century inevitably reflects the Arabo-Islamic influence, producing a figuratively and stylisticallyFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Buzi_Sull'altra sponda del Mediterraneo_2020.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
3.66 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.66 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.