Questo saggio si propone di analizzare alcuni passaggi testuali del Diálogo de doctrina cristiana nuevamente compuesto por un Religioso (1529), di Juan de Valdés, ipotizzando la loro dipendenza dall’Hyperaspistes II di Erasmo (1527), cruciale opera polemica esplicitamente rivolta contro Lutero. In questo modo, l’articolo intende approfondire la questione del retroterra erasmiano dell’intera riflessione teologica di Valdés, per ripensare il rapporto con la teologia di Lutero, i cui due scritti “Decem praecepta Wittenbergensi praedicata populo” (1518), la “Explanatio dominicae orationis pro simplicioribus” (1520) sono parafrasati all’interno del Diálogo. Tenendo preliminarmente salda la differenza irriducibile e l’inconciliabilità sul piano storico-teologico tra la concezione razionalistica, umanistica, etica e pedagogica della rivelazione di Erasmo, e quella iper-agostiniana, apocalittica, anti-umanistica, dialettica di Lutero, il saggio vuole quindi portare a chiedersi se il confronto valdésiano con scritti ed affermazioni provenienti dal fronte riformato e dall’alumbradismo non debba essere ricondotto ad un’esigenza già erasmiana di riassorbimento delle numerose istanze di riforma all’interno di un piano religioso opposto a quello luterano, non necessariamente eterodosso, ma volutamente cattolico.
Juan de Valdés nella disputa tra Erasmo e Lutero. Una rilettura del Diálogo de doctrina cristiana (1529) a partire da un passo dell’Hyperaspistes II di Erasmo da Rotterdam / Battista, Ludovico. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - 86 /1 (2020)(2020), pp. 282-327.
Juan de Valdés nella disputa tra Erasmo e Lutero. Una rilettura del Diálogo de doctrina cristiana (1529) a partire da un passo dell’Hyperaspistes II di Erasmo da Rotterdam
Battista Ludovico
2020
Abstract
Questo saggio si propone di analizzare alcuni passaggi testuali del Diálogo de doctrina cristiana nuevamente compuesto por un Religioso (1529), di Juan de Valdés, ipotizzando la loro dipendenza dall’Hyperaspistes II di Erasmo (1527), cruciale opera polemica esplicitamente rivolta contro Lutero. In questo modo, l’articolo intende approfondire la questione del retroterra erasmiano dell’intera riflessione teologica di Valdés, per ripensare il rapporto con la teologia di Lutero, i cui due scritti “Decem praecepta Wittenbergensi praedicata populo” (1518), la “Explanatio dominicae orationis pro simplicioribus” (1520) sono parafrasati all’interno del Diálogo. Tenendo preliminarmente salda la differenza irriducibile e l’inconciliabilità sul piano storico-teologico tra la concezione razionalistica, umanistica, etica e pedagogica della rivelazione di Erasmo, e quella iper-agostiniana, apocalittica, anti-umanistica, dialettica di Lutero, il saggio vuole quindi portare a chiedersi se il confronto valdésiano con scritti ed affermazioni provenienti dal fronte riformato e dall’alumbradismo non debba essere ricondotto ad un’esigenza già erasmiana di riassorbimento delle numerose istanze di riforma all’interno di un piano religioso opposto a quello luterano, non necessariamente eterodosso, ma volutamente cattolico.File | Dimensione | Formato | |
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