I Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) rappresentano un aspetto specifico e rilevante, per la natura e la vulnerabilità degli individui coinvolti, del più ampio e generale fenomeno delle migrazioni che attraversa le diverse regioni del mondo e, in modo particolare, il nostro paese. A fronte di una presenza sempre più importante sotto il profilo numerico (oltre 17.000 minori registrati a dicembre 2016 secondo i dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e di una base normativa inadeguata, l’Italia, nel 2017 ha introdotto la Legge N.47, 2017, nota come Legge Zampa, dal nome della sua proponente. La legge N.47 apporta significative novità sotto il profilo giuridico e della tutela dei MSNA, introducendo nell’ordinamento una disciplina organica e completa sul tema, riconosciuta anche a livello europeo e internazionale. La riforma, oltre a definire in modo chiaro l’ambito di applicazione e la definizione di MSNA, introduce un principio di accoglienza a priori del minore (indipendentemente dal suo status giuridico) e una serie di misure specifiche (diritto di accesso alla sanità, all’istruzione, accompagnamento, introduzione della figura del tutor e previsione dell’istituto dell’affido…) orientate alla effettiva integrazione del minore nella società, anche successivamente al compimento della maggiore età. L’inclusione di un individuo, e in modo particolare di un minore, in un contesto sociale è un processo lungo e articolato che, al di là dell’effettivo esercizio dei diritti sanciti dalle norme, richiede l’attivazione e l’interazione di una pluralità di soggetti. Il contesto italiano, da questo punto di vista, appare ancora frammentato, mancando di standard comunemente riconosciuti e seguiti anche per i MSNA. Da queste considerazioni nasce l’esigenza di uno strumento indipendente, in grado di guardare all’accoglienza e all’integrazione dei MSNA nella loro complessità e multidimensionalità, di monitorare in modo organico il fenomeno dei MSNA e l’applicazione della Legge N. 47 in tutte le fasi del processo (dall’arrivo fino all’effettiva integrazione), svolgendo un ruolo di supporto e sostegno ad operatori e istituzioni e attivando, sui territori e a livello nazionale, quelle azioni necessarie per lo scambio e la capitalizzazione di esperienze e buone pratiche finalizzate alla creazione di standard comuni e condivisi. Un’esigenza sempre più prioritaria che non può essere lasciata alla buona volontà di singoli operatori, ma richiede uno sguardo e un approccio di sistema che solo un istituto come l’Osservatorio può essere in grado di fornire.
La normativa e le basi giuridiche a tutela dei MSNA. Un'analisi fra Unione Europea, Italia e Regioni / Lunardini, Marianna. - (2020).
La normativa e le basi giuridiche a tutela dei MSNA. Un'analisi fra Unione Europea, Italia e Regioni
Lunardini, Marianna
2020
Abstract
I Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) rappresentano un aspetto specifico e rilevante, per la natura e la vulnerabilità degli individui coinvolti, del più ampio e generale fenomeno delle migrazioni che attraversa le diverse regioni del mondo e, in modo particolare, il nostro paese. A fronte di una presenza sempre più importante sotto il profilo numerico (oltre 17.000 minori registrati a dicembre 2016 secondo i dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e di una base normativa inadeguata, l’Italia, nel 2017 ha introdotto la Legge N.47, 2017, nota come Legge Zampa, dal nome della sua proponente. La legge N.47 apporta significative novità sotto il profilo giuridico e della tutela dei MSNA, introducendo nell’ordinamento una disciplina organica e completa sul tema, riconosciuta anche a livello europeo e internazionale. La riforma, oltre a definire in modo chiaro l’ambito di applicazione e la definizione di MSNA, introduce un principio di accoglienza a priori del minore (indipendentemente dal suo status giuridico) e una serie di misure specifiche (diritto di accesso alla sanità, all’istruzione, accompagnamento, introduzione della figura del tutor e previsione dell’istituto dell’affido…) orientate alla effettiva integrazione del minore nella società, anche successivamente al compimento della maggiore età. L’inclusione di un individuo, e in modo particolare di un minore, in un contesto sociale è un processo lungo e articolato che, al di là dell’effettivo esercizio dei diritti sanciti dalle norme, richiede l’attivazione e l’interazione di una pluralità di soggetti. Il contesto italiano, da questo punto di vista, appare ancora frammentato, mancando di standard comunemente riconosciuti e seguiti anche per i MSNA. Da queste considerazioni nasce l’esigenza di uno strumento indipendente, in grado di guardare all’accoglienza e all’integrazione dei MSNA nella loro complessità e multidimensionalità, di monitorare in modo organico il fenomeno dei MSNA e l’applicazione della Legge N. 47 in tutte le fasi del processo (dall’arrivo fino all’effettiva integrazione), svolgendo un ruolo di supporto e sostegno ad operatori e istituzioni e attivando, sui territori e a livello nazionale, quelle azioni necessarie per lo scambio e la capitalizzazione di esperienze e buone pratiche finalizzate alla creazione di standard comuni e condivisi. Un’esigenza sempre più prioritaria che non può essere lasciata alla buona volontà di singoli operatori, ma richiede uno sguardo e un approccio di sistema che solo un istituto come l’Osservatorio può essere in grado di fornire.File | Dimensione | Formato | |
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