Il contributo analizza la tradizione manoscritta di quattro trattati tardoantichi di pro- sodia latina: il De finalibus di Servio, il Commentarium de littera trasmesso sotto il nome di Sergio, il De ratione metrorum attribuito a Massimo Vittorino e il De finalibus metrorum del cosiddetto “Metrorio”. La prima parte dell’articolo illustra gli stemmata codicum del De fi nalibus serviano e del Commentarium de littera, ricostruiti sulla base della collazione inte- grale dei testimoni di VIII-XI sec., finora mai realizzata. La seconda parte esamina il rapporto di queste due opere con altri scritti grammaticali, tra i quali in particolare il De ratione metrorum e il De finalibus metrorum. L’analisi filologica dei testimoni di VIII-XI sec. dei quattro testi (tra i quali alcune celebri miscellanee altomedievali) e il progresso degli studi paleografici sulla cronologia e localizzazione dei manoscritti in questione consen- tono di ricondurre il loro assemblaggio in un corpus unitario a una fase precoce della loro trasmissione, non piú tardi dell’inizio dell’VIII sec., e forse persino a epoca tardoantica.
La formazione di un corpus di testi grammaticali latini. Note su quattro trattati prosodici / SPANGENBERG YANES, Elena. - In: RES PUBLICA LITTERARUM. - ISSN 0275-4304. - 42(2019), pp. 25-72.
La formazione di un corpus di testi grammaticali latini. Note su quattro trattati prosodici
Elena Spangenberg Yanes
2019
Abstract
Il contributo analizza la tradizione manoscritta di quattro trattati tardoantichi di pro- sodia latina: il De finalibus di Servio, il Commentarium de littera trasmesso sotto il nome di Sergio, il De ratione metrorum attribuito a Massimo Vittorino e il De finalibus metrorum del cosiddetto “Metrorio”. La prima parte dell’articolo illustra gli stemmata codicum del De fi nalibus serviano e del Commentarium de littera, ricostruiti sulla base della collazione inte- grale dei testimoni di VIII-XI sec., finora mai realizzata. La seconda parte esamina il rapporto di queste due opere con altri scritti grammaticali, tra i quali in particolare il De ratione metrorum e il De finalibus metrorum. L’analisi filologica dei testimoni di VIII-XI sec. dei quattro testi (tra i quali alcune celebri miscellanee altomedievali) e il progresso degli studi paleografici sulla cronologia e localizzazione dei manoscritti in questione consen- tono di ricondurre il loro assemblaggio in un corpus unitario a una fase precoce della loro trasmissione, non piú tardi dell’inizio dell’VIII sec., e forse persino a epoca tardoantica.File | Dimensione | Formato | |
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