Lesefrüchte aus Priskian I. Note ad Antifane (fr. 145, 6 K.-A.), Eupoli (frr. 7; 32 K.-A.), Menandro (fr. 96 K.-A.), Sofocle (fr. 1119 Radt) e al titolo delle Vespe

Si propone in questa sede una nuova discussione della costituzione del testo o dell’at- tribuzione di alcuni frammenti e citazioni di drammi attici trasmessi da Prisciano nelle parti dell’Ars in cui si è servito, tra le altre fonti, di un lessico greco.1 L’occasione per queste considerazioni è offerta dalla pubblicazione della nuova edizione critica del- la seconda metà del libro xviii dell’Ars di Prisciano, curata da M. Rosellini (2015), che sulla base di uno studio sistematico della tradizione carolingia di quest’opera ha potuto stabilire per alcune delle citazioni greche conservate dal grammatico un testo differen- te da quello stampato da M. Hertz (1859) in GL III 278-377.