Il contributo analizza l’opera di Banti come dispositivo enunciativo complesso in cui la tenuta dei diversi livelli narrativi è determinata dalle variazioni del paesaggio urbano, dispositivo simbolico e strutturale che cambia in funzione delle modalità del racconto. Sottoposta a uno sguardo lirico e deformante, la città di Venezia diventa metafora di una parola letteraria nuova, che resiste all’oblio del tempo e restituisce visibilità ad una presenza femminile rimossa e offesa dalla Storia.
Note dalla laguna. Venezia in Lavinia fuggita di Anna Banti / Rubini, Francesca. - In: BOLLETTINO DI ITALIANISTICA. - ISSN 0168-7298. - 1-2(2020), pp. 340-345.
Note dalla laguna. Venezia in Lavinia fuggita di Anna Banti
RUBINI, Francesca
2020
Abstract
Il contributo analizza l’opera di Banti come dispositivo enunciativo complesso in cui la tenuta dei diversi livelli narrativi è determinata dalle variazioni del paesaggio urbano, dispositivo simbolico e strutturale che cambia in funzione delle modalità del racconto. Sottoposta a uno sguardo lirico e deformante, la città di Venezia diventa metafora di una parola letteraria nuova, che resiste all’oblio del tempo e restituisce visibilità ad una presenza femminile rimossa e offesa dalla Storia.File | Dimensione | Formato | |
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