L’algoritmo, un meccanismo eterointrodotto, che pone la macchina in grado di mettere in correlazione una serie infinita di informazioni ad una velocità formidabile e attraverso un procedimento di machine learning (o deep learning) financo di imparare dai propri errori, è il protagonista del cambiamento epocale in atto. Tale processo consente alla macchina dotata di Intelligenza Artificiale di migliorare costantemente la propria performance, per restituire in brevissimo tempo il risultato desiderato, che può dirsi “simile” a quello che avrebbe realizzato l’uomo. Abbiamo più volte affermato che alla macchina manca la capacità tutta umana di avere la coscienza, intuizione, equità, intuito. Manca cioè alla macchina la possibilità di discernere e di distinguere intuitivamente la soluzione migliore in certi casi, a meno che tutto non sia stato minuziosamente previsto e tutti i dati possibili non siano stati inseriti come riconoscibili per quegli eventi. Amigdala e ippocampo sono sconosciuti alla macchina. Ecco il perché dei tanti timori esistenti ad oggi in merito all’affidamento alle macchine di scelte strategiche o ad alto tasso di discrezionalità.
Algorithmic design and Big Data analysis / Crisci, Stefano. - (2020).
Algorithmic design and Big Data analysis
STEFANO CRISCI
2020
Abstract
L’algoritmo, un meccanismo eterointrodotto, che pone la macchina in grado di mettere in correlazione una serie infinita di informazioni ad una velocità formidabile e attraverso un procedimento di machine learning (o deep learning) financo di imparare dai propri errori, è il protagonista del cambiamento epocale in atto. Tale processo consente alla macchina dotata di Intelligenza Artificiale di migliorare costantemente la propria performance, per restituire in brevissimo tempo il risultato desiderato, che può dirsi “simile” a quello che avrebbe realizzato l’uomo. Abbiamo più volte affermato che alla macchina manca la capacità tutta umana di avere la coscienza, intuizione, equità, intuito. Manca cioè alla macchina la possibilità di discernere e di distinguere intuitivamente la soluzione migliore in certi casi, a meno che tutto non sia stato minuziosamente previsto e tutti i dati possibili non siano stati inseriti come riconoscibili per quegli eventi. Amigdala e ippocampo sono sconosciuti alla macchina. Ecco il perché dei tanti timori esistenti ad oggi in merito all’affidamento alle macchine di scelte strategiche o ad alto tasso di discrezionalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.