L’intervento fornisce un apporto originale alla riflessione sulla figura di Gustavo Giovannoni come storico dell’architettura, concentrandosi in particolare sul interesse nei confronti degli edifici dei primi secoli del Cristianesimo, con lo scopo di mettere in luce il ruolo da lui giocato all’interno del controverso dibattito relativo alle origini dell’architettura medievale in Europa. A partire dall’ultimo decennio dell’800, tale dibattito divenne centrale nel quadro della ricerca storico-artistica e storico-architettonica. L’archeologia cristiana della cosiddetta ‘scuola romana’ dovette infatti fronteggiare l’emergere di nuove voci critiche a livello internazionale, che si proponevano di scardinare alcuni dei più solidi paradigmi interpretativi allora vigenti. Johann Rudolf Rahn e Josef Strzygowski avevano infatti contribuito a mettere in dubbio l’effettiva esistenza di una continuità ininterrotta fra la tradizione ingegneristica romana e quella medievale, e avevano posto l’accento sulle ‘scuole orientali’ che, al tramonto del mondo antico, avrebbero proiettato la loro influenza sull’Italia e sull’intero Occidente, determinando la nascita di formule costruttive completamente inedite. Questa linea orientalista, divulgata da testi come Orient oder Rom e Kleinasien di Strzygowski (1901-1904) raccolse in Italia un certo numero di consensi soprattutto tra gli storici dell’arte. Allo stesso tempo, però, essa scatenò una scia di accese polemiche da parte di numerosi studiosi, che vedevano nelle nuove teorie non soltanto un elemento di destabilizzazione per la consolidata tradizione ‘romanista’, ma anche un serio pericolo per l’identità storica del patrimonio monumentale della penisola, sulla quale si stava faticosamente costruendo il profilo culturale di una nazione ancora giovane. Particolarmente contrari alla teoria orientalista furono soprattutto gli architetti, impegnati in quegli anni a rivendicare per la propria categoria professionale – e contro gli storici dell’arte – il dominio di un sapere specialistico considerato imprescindibile per una corretta analisi dell’edilizia storica. Personalità quali Alfredo Melani e Giovanni Teresio Rivoira si ersero in difesa dell’interpretazione ‘romanista’ dell’architettura paleocristiana e medievale, aggiornando gli strumenti ermeneutici tradizionali con il supporto di nuove tecniche grafiche e fotografiche. Ma furono proprio i circostanziati interventi critici di Gustavo Giovannoni, pubblicati soprattutto nel biennio 1900-1902 – ossia nelle fasi più ‘calde’ della disputa orientalista – a fornire uno dei più lucidi tentativi di portare la discussione sulle origini dell’architettura medievale sul piano strettamente tecnico: l’unico che, a parere dello studioso, poteva garantire una valida esegesi storico-critica della prassi del costruire.

Un tenace ardire costruttivo. Gustavo Giovannoni e la questione delle origini dell’architettura medievale in Italia / Gasbarri, Giovanni. - In: ATTI DELL'ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA. - ISSN 2239-8341. - Quaderni degli Atti 2015 - 2016(2019), pp. 119-124.

Un tenace ardire costruttivo. Gustavo Giovannoni e la questione delle origini dell’architettura medievale in Italia

Gasbarri, Giovanni
2019

Abstract

L’intervento fornisce un apporto originale alla riflessione sulla figura di Gustavo Giovannoni come storico dell’architettura, concentrandosi in particolare sul interesse nei confronti degli edifici dei primi secoli del Cristianesimo, con lo scopo di mettere in luce il ruolo da lui giocato all’interno del controverso dibattito relativo alle origini dell’architettura medievale in Europa. A partire dall’ultimo decennio dell’800, tale dibattito divenne centrale nel quadro della ricerca storico-artistica e storico-architettonica. L’archeologia cristiana della cosiddetta ‘scuola romana’ dovette infatti fronteggiare l’emergere di nuove voci critiche a livello internazionale, che si proponevano di scardinare alcuni dei più solidi paradigmi interpretativi allora vigenti. Johann Rudolf Rahn e Josef Strzygowski avevano infatti contribuito a mettere in dubbio l’effettiva esistenza di una continuità ininterrotta fra la tradizione ingegneristica romana e quella medievale, e avevano posto l’accento sulle ‘scuole orientali’ che, al tramonto del mondo antico, avrebbero proiettato la loro influenza sull’Italia e sull’intero Occidente, determinando la nascita di formule costruttive completamente inedite. Questa linea orientalista, divulgata da testi come Orient oder Rom e Kleinasien di Strzygowski (1901-1904) raccolse in Italia un certo numero di consensi soprattutto tra gli storici dell’arte. Allo stesso tempo, però, essa scatenò una scia di accese polemiche da parte di numerosi studiosi, che vedevano nelle nuove teorie non soltanto un elemento di destabilizzazione per la consolidata tradizione ‘romanista’, ma anche un serio pericolo per l’identità storica del patrimonio monumentale della penisola, sulla quale si stava faticosamente costruendo il profilo culturale di una nazione ancora giovane. Particolarmente contrari alla teoria orientalista furono soprattutto gli architetti, impegnati in quegli anni a rivendicare per la propria categoria professionale – e contro gli storici dell’arte – il dominio di un sapere specialistico considerato imprescindibile per una corretta analisi dell’edilizia storica. Personalità quali Alfredo Melani e Giovanni Teresio Rivoira si ersero in difesa dell’interpretazione ‘romanista’ dell’architettura paleocristiana e medievale, aggiornando gli strumenti ermeneutici tradizionali con il supporto di nuove tecniche grafiche e fotografiche. Ma furono proprio i circostanziati interventi critici di Gustavo Giovannoni, pubblicati soprattutto nel biennio 1900-1902 – ossia nelle fasi più ‘calde’ della disputa orientalista – a fornire uno dei più lucidi tentativi di portare la discussione sulle origini dell’architettura medievale sul piano strettamente tecnico: l’unico che, a parere dello studioso, poteva garantire una valida esegesi storico-critica della prassi del costruire.
2019
architettura; architettura paleocristiana; architettura medievale; arte medievale; Gustavo Giovannoni; architecture; early christian architecture; medieval architecture; medieval art
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Un tenace ardire costruttivo. Gustavo Giovannoni e la questione delle origini dell’architettura medievale in Italia / Gasbarri, Giovanni. - In: ATTI DELL'ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA. - ISSN 2239-8341. - Quaderni degli Atti 2015 - 2016(2019), pp. 119-124.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1472897
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