Una riflessione sul concetto di skandalon, nozione paradossale e ricorrente nelle opere di Giovanni Papini, costituisce il filo rosso del nostro contributo e l’angolazione da cui far emergere due aspetti chiave nel contraddittorio rapporto dello scrittore con la sua ricezione: da un lato le violente polemiche volte a provocare lo scandalo e il rifiuto, dall’altra i tagli, le rinunce e le revisioni a cui ricorre per evitare lo scandalo e far accettare la propria testimonianza di fede. A partire dalle riflessioni critiche di Kierkegaard, il contributo dimostra l’ipotesi che la dialettica tra censura e autocensura sia, nell’iter di Giovanni Papini, la diretta conseguenza di una continua ridefinizione della nozione paradossale di skandalon.
Giovanni Papini e lo specchio dello scandalo / Golia, Francesca. - (2020), pp. 39-56. (Intervento presentato al convegno Contextes, formes et reflets de la censure. Création, réception et canons culturels entre XVIe et XXe siècle tenutosi a Paris; France) [10.13133/9788893771672].
Giovanni Papini e lo specchio dello scandalo
Francesca GoliaWriting – Original Draft Preparation
2020
Abstract
Una riflessione sul concetto di skandalon, nozione paradossale e ricorrente nelle opere di Giovanni Papini, costituisce il filo rosso del nostro contributo e l’angolazione da cui far emergere due aspetti chiave nel contraddittorio rapporto dello scrittore con la sua ricezione: da un lato le violente polemiche volte a provocare lo scandalo e il rifiuto, dall’altra i tagli, le rinunce e le revisioni a cui ricorre per evitare lo scandalo e far accettare la propria testimonianza di fede. A partire dalle riflessioni critiche di Kierkegaard, il contributo dimostra l’ipotesi che la dialettica tra censura e autocensura sia, nell’iter di Giovanni Papini, la diretta conseguenza di una continua ridefinizione della nozione paradossale di skandalon.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.