Alberto Savinio avrebbe voluto dare alla sua esperienza nel primo conflitto mondiale la forma di un romanzo, che tuttavia resterà incompiuto. Nella sua produzione, i riferimenti al tema della guerra si presentano secondo le modalità del «dilettantismo» saviniano: sono brevi e frequenti pennellate o divagazioni ironiche, nei continui passaggi da una forma artistica all’altra (romanzo, racconto, saggio, sceneggiatura). L’ipotesi esplorata dal nostro contributo è che Savinio, al di là delle apparenze, costruisca la sua riflessione sulla Grande Guerra come un discorso solido e una critica coerente nei confronti di ogni «stilizzazione» ideologica della guerra e in particolar modo della sua sacralizzazione.
"Ma le sue imprese sono tutte da ridere". Alberto Savinio e la desacralizzazione della Grande Guerra / Golia, Francesca. - (2020), pp. 150-174. (Intervento presentato al convegno 1918-2018: cent ans de la Grande Guerre en Italie tenutosi a Paris; France).
"Ma le sue imprese sono tutte da ridere". Alberto Savinio e la desacralizzazione della Grande Guerra
Francesca GoliaWriting – Original Draft Preparation
2020
Abstract
Alberto Savinio avrebbe voluto dare alla sua esperienza nel primo conflitto mondiale la forma di un romanzo, che tuttavia resterà incompiuto. Nella sua produzione, i riferimenti al tema della guerra si presentano secondo le modalità del «dilettantismo» saviniano: sono brevi e frequenti pennellate o divagazioni ironiche, nei continui passaggi da una forma artistica all’altra (romanzo, racconto, saggio, sceneggiatura). L’ipotesi esplorata dal nostro contributo è che Savinio, al di là delle apparenze, costruisca la sua riflessione sulla Grande Guerra come un discorso solido e una critica coerente nei confronti di ogni «stilizzazione» ideologica della guerra e in particolar modo della sua sacralizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.