In psichiatria, come nelle altre discipline mediche, esistono casi che sono "difficili" per le loro caratteristiche cliniche. Recentemente, sembra tuttavia emergere un nuovo tipo di casi che risultano "difficili" per ragioni non tanto psicopatologiche quanto piuttosto gestionali, di responsabilità e sicurezza. Alcuni di questi casi caratterizzano in particolare la psichiatria italiana, e coinvolgono soprattutto i clinici delle strutture pubbliche. In varie situazioni, essi implicano comportamenti autolesivi ed eterolesivi non prevedibili né prevenibili nonostante l'impegno degli operatori, un problema ancora scarsamente riconosciuto per le responsabilità stesse. La riforma sanitaria del 1978 ha posto l'Italia in una posizione di avanguardia nel mondo riguardo al sistema dell'assistenza territoriale in salute mentale, che ha compiuto negli ultimi quarant'anni grandi passi avanti rispetto al precedente assetto. Ultimamente si sono tuttavia verificati cambiamenti sociali, epidemiologici, psicopatologici e dei bisogni che hanno creato nuovi problemi e difficoltà all'assistenza psichiatrica. Tra questi cambiamenti figurano la crescente complessità delle grandi aree metropolitane; il fenomeno immigratorio; la massiccia crescita nell'utilizzo di sostanze; le modificazioni del profilo di responsabilità del medico; l'introduzione di complesse normative sulla sicurezza, il trattamento dei dati, il consenso alle cure e la competenza a decidere della persona con disturbi mentali. Come conseguenza, gli operatori si trovano oggi ad affrontare nuove difficoltà di tipo organizzativo e gestionale, e questioni problematiche relative alla sicurezza sia del paziente sia del sanitario, con un crescente profilo di responsabilità etica, deontologica e medico legale del sanitario stesso. Auspichiamo che le riflessioni qui proposte possano stimolare un dibattito costruttivo per migliorare le condizioni di lavoro degli operatori impegnati quotidianamente nel migliorare gli esiti clinici dei propri pazienti.

I nuovi "casi difficili" in psichiatria / Biondi, Massimo; Picardi, Angelo. - In: RIVISTA DI PSICHIATRIA. - ISSN 2038-2502. - 53:5(2018), p. 223-232. [10.1708/3000.30002]

I nuovi "casi difficili" in psichiatria

Biondi, Massimo;
2018

Abstract

In psichiatria, come nelle altre discipline mediche, esistono casi che sono "difficili" per le loro caratteristiche cliniche. Recentemente, sembra tuttavia emergere un nuovo tipo di casi che risultano "difficili" per ragioni non tanto psicopatologiche quanto piuttosto gestionali, di responsabilità e sicurezza. Alcuni di questi casi caratterizzano in particolare la psichiatria italiana, e coinvolgono soprattutto i clinici delle strutture pubbliche. In varie situazioni, essi implicano comportamenti autolesivi ed eterolesivi non prevedibili né prevenibili nonostante l'impegno degli operatori, un problema ancora scarsamente riconosciuto per le responsabilità stesse. La riforma sanitaria del 1978 ha posto l'Italia in una posizione di avanguardia nel mondo riguardo al sistema dell'assistenza territoriale in salute mentale, che ha compiuto negli ultimi quarant'anni grandi passi avanti rispetto al precedente assetto. Ultimamente si sono tuttavia verificati cambiamenti sociali, epidemiologici, psicopatologici e dei bisogni che hanno creato nuovi problemi e difficoltà all'assistenza psichiatrica. Tra questi cambiamenti figurano la crescente complessità delle grandi aree metropolitane; il fenomeno immigratorio; la massiccia crescita nell'utilizzo di sostanze; le modificazioni del profilo di responsabilità del medico; l'introduzione di complesse normative sulla sicurezza, il trattamento dei dati, il consenso alle cure e la competenza a decidere della persona con disturbi mentali. Come conseguenza, gli operatori si trovano oggi ad affrontare nuove difficoltà di tipo organizzativo e gestionale, e questioni problematiche relative alla sicurezza sia del paziente sia del sanitario, con un crescente profilo di responsabilità etica, deontologica e medico legale del sanitario stesso. Auspichiamo che le riflessioni qui proposte possano stimolare un dibattito costruttivo per migliorare le condizioni di lavoro degli operatori impegnati quotidianamente nel migliorare gli esiti clinici dei propri pazienti.
2018
Ethics; Health Personnel; Humans; Italy; Mental Disorders; Mental Health Services; Occupational Health; Patient Compliance; Sociological Factors
01 Pubblicazione su rivista::01m Editorial/Introduzione in rivista
I nuovi "casi difficili" in psichiatria / Biondi, Massimo; Picardi, Angelo. - In: RIVISTA DI PSICHIATRIA. - ISSN 2038-2502. - 53:5(2018), p. 223-232. [10.1708/3000.30002]
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Biondi_I nuovi “casi difficili”_2018.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 140.71 kB
Formato Adobe PDF
140.71 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1472759
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? 0
  • Scopus 4
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? 3
social impact