Sin dall’epoca apostolica il Cristianesimo investì il pane del più alto significato religioso, adottandolo come simbolo tangibile dell’incarnazione del Cristo, evento-cardine attorno al quale ruotava l’intero impianto del nuovo culto. Secondo il testo evangelico, era stato anzi lo stesso Cristo, nel corso della sua predicazione e poi durante l’Ultima Cena, a conferire al pane una qualità che oltrepassava incommensurabilmente quella di mero alimento “terreno”. Non sorprende pertanto che già nelle prime testimonianze sicure dell’arte cristiana a noi note – comparse a cavallo tra II e III secolo – le raffigurazioni del pane vengono impiegate come veicoli di messaggi soteriologici ed escatologici, che dovettero contribuire a differenziarle dalle “nature morte” tendenzialmente decorative caratterizzanti la pittura romana antica. Questo contributo esamina le modalità con cui il pane venne rappresentato nell'arte paleocristiana e paleobizantina, e i diversi valori espressi da tali rappresentazioni.
Rappresentare il pane a Bisanzio e nell’Oriente mediterraneo fra tardo antico e alto medioevo / Gasbarri, Giovanni. - 2:(2015), pp. 1159-1182. (Intervento presentato al convegno La civiltà del pane. Storia, tecniche e simboli dal Mediterraneo all’Atlantico tenutosi a Brescia, Università Cattolica del Sacro Cuore).
Rappresentare il pane a Bisanzio e nell’Oriente mediterraneo fra tardo antico e alto medioevo
Gasbarri, Giovanni
2015
Abstract
Sin dall’epoca apostolica il Cristianesimo investì il pane del più alto significato religioso, adottandolo come simbolo tangibile dell’incarnazione del Cristo, evento-cardine attorno al quale ruotava l’intero impianto del nuovo culto. Secondo il testo evangelico, era stato anzi lo stesso Cristo, nel corso della sua predicazione e poi durante l’Ultima Cena, a conferire al pane una qualità che oltrepassava incommensurabilmente quella di mero alimento “terreno”. Non sorprende pertanto che già nelle prime testimonianze sicure dell’arte cristiana a noi note – comparse a cavallo tra II e III secolo – le raffigurazioni del pane vengono impiegate come veicoli di messaggi soteriologici ed escatologici, che dovettero contribuire a differenziarle dalle “nature morte” tendenzialmente decorative caratterizzanti la pittura romana antica. Questo contributo esamina le modalità con cui il pane venne rappresentato nell'arte paleocristiana e paleobizantina, e i diversi valori espressi da tali rappresentazioni.File | Dimensione | Formato | |
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