Il codice Athen. gr. 211 della Biblioteca Nazionale di Grecia di Atene (IX-X secolo) costituisce un caso di estremo interesse all’interno del ristretto panorama dei codici omiletici bizantini illustrati. Con tutta probabilità, si tratta infatti dell’unico manoscritto che ha conservato fino ai nostri giorni un repertorio di miniature espressamente concepite e realizzate per illustrare una raccolta di omelie di Giovanni Crisostomo. Il carattere spesso criptico delle soluzioni iconografiche adottate, nonché il complesso rapporto che le singole immagini instaurano con il medium verbale, permettono di ipotizzare l’esistenza di un progetto editoriale peculiare, mirato alla creazione di una “macchina testuale” che doveva assolvere una funzione fortemente specifica, probabilmente assai vincolata all’hic et nunc di una committenza alta e selezionata. Attraverso l’analisi di alcune delle miniature figurate più interessanti, il presente contributo si propone di dimostrare come sia possibile - una volta determinate le modalità di trasposizione testo-immagine - avanzare alcune ipotesi sulla funzione che era attribuita al repertorio figurato nel contesto della fruizione complessiva del codice, e al contempo ricostruirne un eventuale ambito di appartenenza.

Retorica e immagine: le omelie figurate di Giovanni Crisostomo nel codice Athen. gr. 211 / Gasbarri, Giovanni. - In: NUOVI ANNALI DELLA SCUOLA SPECIALE PER ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI. - ISSN 1122-0775. - XIX:(2005), pp. 21-40.

Retorica e immagine: le omelie figurate di Giovanni Crisostomo nel codice Athen. gr. 211

Gasbarri, Giovanni
2005

Abstract

Il codice Athen. gr. 211 della Biblioteca Nazionale di Grecia di Atene (IX-X secolo) costituisce un caso di estremo interesse all’interno del ristretto panorama dei codici omiletici bizantini illustrati. Con tutta probabilità, si tratta infatti dell’unico manoscritto che ha conservato fino ai nostri giorni un repertorio di miniature espressamente concepite e realizzate per illustrare una raccolta di omelie di Giovanni Crisostomo. Il carattere spesso criptico delle soluzioni iconografiche adottate, nonché il complesso rapporto che le singole immagini instaurano con il medium verbale, permettono di ipotizzare l’esistenza di un progetto editoriale peculiare, mirato alla creazione di una “macchina testuale” che doveva assolvere una funzione fortemente specifica, probabilmente assai vincolata all’hic et nunc di una committenza alta e selezionata. Attraverso l’analisi di alcune delle miniature figurate più interessanti, il presente contributo si propone di dimostrare come sia possibile - una volta determinate le modalità di trasposizione testo-immagine - avanzare alcune ipotesi sulla funzione che era attribuita al repertorio figurato nel contesto della fruizione complessiva del codice, e al contempo ricostruirne un eventuale ambito di appartenenza.
2005
arte bizantina; miniatura; giovanni crisostomo; atene; bisanzio; byzantine art; john chrysostom; athens; byzantium
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Retorica e immagine: le omelie figurate di Giovanni Crisostomo nel codice Athen. gr. 211 / Gasbarri, Giovanni. - In: NUOVI ANNALI DELLA SCUOLA SPECIALE PER ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI. - ISSN 1122-0775. - XIX:(2005), pp. 21-40.
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