Antonio Muñoz (1884-1960) viene solitamente ricordato per essere stato direttore della Ripartizione Antichità e Belle Arti del Governatorato di Roma durante il regime fascista, oltre che per la sua intensissima attività nel campo del restauro e dell'urbanistica. I suoi studi sulla miniatura bizantina sono invece quasi dimenticati, nonostante che negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale egli fosse riconosciuto come un promettente giovane specialista nella disciplina. La sua monografia sul Codex Purpureus Rossanensis, pubblicata a Roma nel 1907, guadagnò le attenzioni della critica internazionale e ingenerò parecchie aspettative per quella che sembrava configurarsi come una brillante carriera di bizantinista. Tuttavia, a partire dagli anni '10 Muñoz abbandonò gradualmente questo settore di ricerca per concentrarsi sulle sue responsabilità di funzionario statale nei settori del restauro e della tutela dei beni culturali. L'articolo si concentra nello specifico sui primi anni di attività di Muñoz e mette in luce il suo contributo al fenomeno di riscoperta e valorizzazione dell'arte bizantina in Italia.
Antonio Muñoz e la storia della miniatura bizantina: un nuovo indirizzo di ricerca alla scuola di Adolfo Venturi / Gasbarri, Giovanni. - In: RIVISTA DI STORIA DELLA MINIATURA. - ISSN 1126-4772. - 18:(2014), pp. 176-185.
Antonio Muñoz e la storia della miniatura bizantina: un nuovo indirizzo di ricerca alla scuola di Adolfo Venturi
Gasbarri, Giovanni
2014
Abstract
Antonio Muñoz (1884-1960) viene solitamente ricordato per essere stato direttore della Ripartizione Antichità e Belle Arti del Governatorato di Roma durante il regime fascista, oltre che per la sua intensissima attività nel campo del restauro e dell'urbanistica. I suoi studi sulla miniatura bizantina sono invece quasi dimenticati, nonostante che negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale egli fosse riconosciuto come un promettente giovane specialista nella disciplina. La sua monografia sul Codex Purpureus Rossanensis, pubblicata a Roma nel 1907, guadagnò le attenzioni della critica internazionale e ingenerò parecchie aspettative per quella che sembrava configurarsi come una brillante carriera di bizantinista. Tuttavia, a partire dagli anni '10 Muñoz abbandonò gradualmente questo settore di ricerca per concentrarsi sulle sue responsabilità di funzionario statale nei settori del restauro e della tutela dei beni culturali. L'articolo si concentra nello specifico sui primi anni di attività di Muñoz e mette in luce il suo contributo al fenomeno di riscoperta e valorizzazione dell'arte bizantina in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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