Percorrere il litorale Domitio è come fare zapping tra condizioni paradossali: una serie di spazi dal programma interrotto, spettro di un sogno fallito, seguono altri in cui il programma è slegato da ogni logica di pianificazione. Un impianto frammentato e bloccato, unito ad una vocazione turistica, ha spinto il litorale verso quello che potremmo definire un ′tilt schizofrenico′ dove il ′come-se-fosse′ è diventato identità: ogni luogo del litorale non è altro che l’immaginario cui l’utente viene rimandato. Scegliere di lavorare con l’immaginario come materiale del progetto potrebbe individuare un potenziale inespresso e trasformarlo in energia utile al riscatto di territori depauperati e violentati: di un ′patrimonio fallito′ è difficile disporre ma se si innestano strategie d’insieme innovative si potrebbe individuare un livello di significato altro proprio in ragione dell’immaginario che tenta di riattivarlo. Sul litorale Domitio lo sguardo cinematografico ha recentemente individuato una serie di possibili immaginari utili alla comprensione di un territorio altrimenti escluso da ogni interesse politico, civile e di pianificazione. Come un archeologo, l’architetto può riesumare criticamente l’immaginario potenziale di luoghi che non sembrano avere altro valore al di fuori della sola esistenza di coloro che lo abitano. Col saggio proposto, si intende indagare se sia possibile, manipolando immaginari desunti e fabbricando immagini iconiche, disporre dello scarto come patrimonio carico di futuro. «Fabbricare delle immagini» come scrive Augé, è al tempo stesso «appropriarsi dello spazio e trasformarlo». Si proverà così ad indagare nel ′come-se-fosse′ la possibilità di individuare l’ordine che manca. Una strategia infrastrutturale auspicabilmente rigenerativa di territori ′falliti′ potrebbe stabilire nuove gerarchie e mettere in piedi un network spaziale e programmatico sovrascritto proprio grazie alle visioni suggerite dal cinema, dall’arte e dalla fotografia.

Strategie di sovrascrittura: nuovi ordini e relazioni sul/nel litorale Domitio / Priore, Ciro; Russo, Martina. - (2019), pp. 1450-1455. (Intervento presentato al convegno VIII Forum ProArch, Società Scientifica nazionale dei docenti di Progettazione Architettonica, SSD ICAR 14, 15 e 16 tenutosi a Napoli).

Strategie di sovrascrittura: nuovi ordini e relazioni sul/nel litorale Domitio

Ciro Priore;
2019

Abstract

Percorrere il litorale Domitio è come fare zapping tra condizioni paradossali: una serie di spazi dal programma interrotto, spettro di un sogno fallito, seguono altri in cui il programma è slegato da ogni logica di pianificazione. Un impianto frammentato e bloccato, unito ad una vocazione turistica, ha spinto il litorale verso quello che potremmo definire un ′tilt schizofrenico′ dove il ′come-se-fosse′ è diventato identità: ogni luogo del litorale non è altro che l’immaginario cui l’utente viene rimandato. Scegliere di lavorare con l’immaginario come materiale del progetto potrebbe individuare un potenziale inespresso e trasformarlo in energia utile al riscatto di territori depauperati e violentati: di un ′patrimonio fallito′ è difficile disporre ma se si innestano strategie d’insieme innovative si potrebbe individuare un livello di significato altro proprio in ragione dell’immaginario che tenta di riattivarlo. Sul litorale Domitio lo sguardo cinematografico ha recentemente individuato una serie di possibili immaginari utili alla comprensione di un territorio altrimenti escluso da ogni interesse politico, civile e di pianificazione. Come un archeologo, l’architetto può riesumare criticamente l’immaginario potenziale di luoghi che non sembrano avere altro valore al di fuori della sola esistenza di coloro che lo abitano. Col saggio proposto, si intende indagare se sia possibile, manipolando immaginari desunti e fabbricando immagini iconiche, disporre dello scarto come patrimonio carico di futuro. «Fabbricare delle immagini» come scrive Augé, è al tempo stesso «appropriarsi dello spazio e trasformarlo». Si proverà così ad indagare nel ′come-se-fosse′ la possibilità di individuare l’ordine che manca. Una strategia infrastrutturale auspicabilmente rigenerativa di territori ′falliti′ potrebbe stabilire nuove gerarchie e mettere in piedi un network spaziale e programmatico sovrascritto proprio grazie alle visioni suggerite dal cinema, dall’arte e dalla fotografia.
2019
VIII Forum ProArch, Società Scientifica nazionale dei docenti di Progettazione Architettonica, SSD ICAR 14, 15 e 16
immaginario; patrimonio potenziale; sovrascrittura; litorale; domitio; domizio; seaside; scarto; layout; cinema; reinterpretazione
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Strategie di sovrascrittura: nuovi ordini e relazioni sul/nel litorale Domitio / Priore, Ciro; Russo, Martina. - (2019), pp. 1450-1455. (Intervento presentato al convegno VIII Forum ProArch, Società Scientifica nazionale dei docenti di Progettazione Architettonica, SSD ICAR 14, 15 e 16 tenutosi a Napoli).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1472204
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