In occasione della celebrazione dei 150 anni dalla sua fondazione, quest’opera traccia uno spaccato della storia dell’Azione cattolica italiana attraverso i suoi segni identificativi che, nella loro varietà espressiva, hanno intrecciato dinamiche sociali, culturali e religiose, manifestando senso di appartenenza a una presenza civile ed ecclesiale, che ha accompagnato la storia dell’Italia e della Chiesa nel suo cambiamento sociale. Come racconta Armida Barelli: «Quando si trattò di fare il distintivo ci riunimmo tutte noi, le prime Dirigenti; proponemmo vari soggetti […]. Volevamo che tutte, tutte le socie avessero il distintivo e perciò lo facemmo in celluloide con spilla in metallo. Costava solo 25 centesimi […]. Dal 1919 al 1931 il caro distintivo fu portato da tutta la Gioventù Femminile con grande entusiasmo. Serviva a farsi riconoscere ovunque nelle città e nei paesi, serviva a farci rivolgere alla sconosciuta che portava quel distintivo come a una sorella».
«Farsi riconoscere ovunque». 150 anni di segni distintivi dell’Azione cattolica italiana / Ferrantin, Simona; Trionfini, Paolo. - (2017), pp. 1-103.
«Farsi riconoscere ovunque». 150 anni di segni distintivi dell’Azione cattolica italiana
Simona Ferrantin;
2017
Abstract
In occasione della celebrazione dei 150 anni dalla sua fondazione, quest’opera traccia uno spaccato della storia dell’Azione cattolica italiana attraverso i suoi segni identificativi che, nella loro varietà espressiva, hanno intrecciato dinamiche sociali, culturali e religiose, manifestando senso di appartenenza a una presenza civile ed ecclesiale, che ha accompagnato la storia dell’Italia e della Chiesa nel suo cambiamento sociale. Come racconta Armida Barelli: «Quando si trattò di fare il distintivo ci riunimmo tutte noi, le prime Dirigenti; proponemmo vari soggetti […]. Volevamo che tutte, tutte le socie avessero il distintivo e perciò lo facemmo in celluloide con spilla in metallo. Costava solo 25 centesimi […]. Dal 1919 al 1931 il caro distintivo fu portato da tutta la Gioventù Femminile con grande entusiasmo. Serviva a farsi riconoscere ovunque nelle città e nei paesi, serviva a farci rivolgere alla sconosciuta che portava quel distintivo come a una sorella».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.