The paper focuses on the intertextual relationship between the "Fiore" and Antonio Pucci’s production, both in verses ("Centiloquio") and in prose ("Libro di varie storie"). In particular, it lingers over the forms not attested elsewhere in ancient Italian: it is not only about single words – often Gallicisms – but also sentences and phrases which seem to reveal already in the "Fiore" a formulaic use. The picture that emerges shows, in compliance with what has been recently considered, the strong presence of "Cantari" elements in ser Durante’s text, so to confirm the hypothesis of its proximity to the Tuscan ‘realistic’ genre.

L’articolo si concentra sui rapporti intertestuali tra il "Fiore" e la produzione di Antonio Pucci, sia in poesia ("Centiloquio") che in prosa ("Libro di varie storie"). Particolare attenzione è riservata alle forme non altrove attestate in italiano antico: si tratta non soltanto di singoli termini – spesso gallicismi – ma soprattutto di espressioni e costrutti che già nel "Fiore" sembrerebbero tradire un impiego formulare. Ne emerge un quadro che, in linea con quanto osservato di recente, mostra la forte presenza di filigrane canterine nel testo di ser Durante, tanto da rafforzare l’ipotesi di un suo possibile accostamento al filone realistico toscano.

«Che tra lor una trieva sì si faccia». Sulle corrispondenze lessicali tra il “Fiore” e Antonio Pucci / Cupelloni, Francesca. - In: FILOLOGIA E CRITICA. - ISSN 0391-2493. - 44:(2019), pp. 113-130.

«Che tra lor una trieva sì si faccia». Sulle corrispondenze lessicali tra il “Fiore” e Antonio Pucci

Francesca Cupelloni
2019

Abstract

The paper focuses on the intertextual relationship between the "Fiore" and Antonio Pucci’s production, both in verses ("Centiloquio") and in prose ("Libro di varie storie"). In particular, it lingers over the forms not attested elsewhere in ancient Italian: it is not only about single words – often Gallicisms – but also sentences and phrases which seem to reveal already in the "Fiore" a formulaic use. The picture that emerges shows, in compliance with what has been recently considered, the strong presence of "Cantari" elements in ser Durante’s text, so to confirm the hypothesis of its proximity to the Tuscan ‘realistic’ genre.
2019
L’articolo si concentra sui rapporti intertestuali tra il "Fiore" e la produzione di Antonio Pucci, sia in poesia ("Centiloquio") che in prosa ("Libro di varie storie"). Particolare attenzione è riservata alle forme non altrove attestate in italiano antico: si tratta non soltanto di singoli termini – spesso gallicismi – ma soprattutto di espressioni e costrutti che già nel "Fiore" sembrerebbero tradire un impiego formulare. Ne emerge un quadro che, in linea con quanto osservato di recente, mostra la forte presenza di filigrane canterine nel testo di ser Durante, tanto da rafforzare l’ipotesi di un suo possibile accostamento al filone realistico toscano.
Dante; Antonio Pucci; Fiore; lingua; lessico
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
«Che tra lor una trieva sì si faccia». Sulle corrispondenze lessicali tra il “Fiore” e Antonio Pucci / Cupelloni, Francesca. - In: FILOLOGIA E CRITICA. - ISSN 0391-2493. - 44:(2019), pp. 113-130.
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