Lo studio propone un’analisi contestuale dei metodi di stima della misura della sicurezza stradale con approccio sistemico relativamente all’infrastruttura di rete TERN (Trans European Road Network), rispettivamente in gallerie di lunghezza superiore a 500 m (ex Direttiva Europea CE/2004/54, recepita in Italia con il D. Lgs. 264/2006) e nelle restanti tratte (ex Direttiva Europea CE/2008/96, recepita in Italia con il D. Lgs. 35/2011). Mentre le due citate norme impongono metodi di misura e strategie di intervento con riferimento al miglioramento della sicurezza degli utenti della strada, la Direttiva CE/2008/114 (recepita in Italia con il D. Lgs. 61/2011) impone l’adozione di analisi di rischio con riferimento alla continuità di funzione di collegamento garantita dalla strada in quanto Infrastruttura Critica (europea o nazionale). I metodi per l’analisi delle prestazioni di sicurezza indicati nelle tre fonti normative sono estremamente differenti, pur richiamando in tutti i casi il concetto di analisi del rischio. Nel caso dell’analisi della sicurezza delle gallerie di rete TERN, il D. Lgs. 264/2006 impone l’adozione di una Quantitative Risk Analysis, la cui ambizione modellistica non sembra corrispondere alla qualità delle valutazioni proposte in quasi 15 anni di esperienza applicativa, caratterizzate sia da difetti di stima sistematici che da scarsa informatività; nel caso dell’analisi della sicurezza stradale per le tratte restanti, l’approccio proposto dal D. Lgs. 35/2011 si basa su un metodo di giudizio esperto strutturato di consolidata efficacia; nel caso, infine, della richiesta analisi di continuità della funzione in quanto Infrastruttura Critica, il D. Lgs. 61/2011 non definisce metodi di riferimento applicabili, lasciando alla responsabilità dell’Operatore (Gestore) la scelta della procedura da adottare. Muovendo da una analisi di dettaglio delle tecniche di analisi di rischio consolidate, lo studio propone un metodo esperto (e cioè basato sull’esperienza disponibile) per l’implementazione di una Quantitative Risk Analysis (QRA) direttamente applicabile alle gallerie stradali, valorizzando le evidenze di migliore pratica ottenibili dal procedimento di giudizio esperto applicato alle tratte non in galleria e previste dal D. Lgs. 35/2011 e dalle Linee Guida del 2 maggio 2012; l’approccio proposto si basa: - sull’adozione di un criterio di campionamento dell’incidentalità di struttura individuando gruppi di strutture analoghe (per caratteristiche strutturali e di traffico verificate come significativamente correlate al fenomeno incidentale) per l’ottenimento di stime incidentali più robuste, - sull’adozione sistematica dei concetti e dei metodi di calcolo RAMS (reliability, availability, maintainability, safety) ex UNI EN 61508 per l’analisi della prestazione dei sottosistemi rilevanti, - sullo sviluppo di modelli dettagliati per l’analisi del flusso del pericolo, allo scopo di migliorare precisione dei risultati e informatività dell’analisi. Tale approccio si propone inoltre come adeguato, con opportune modifiche (sostituzione della variabile aleatoria danno con la variabile aleatoria indisponibilità), a restituire la stima dell’indisponibilità attesa di un collegamento stradale origine – destinazione e conforme, pertanto, a candidarsi come metodo utilizzabile per la redazione del Piano di Sicurezza dell’Operatore (Gestore) di Infrastruttura Critica. L’applicazione del metodo ad una galleria della tratta A23 Udine – Tarvisio ha infine consentito di verificare, con riferimento al particolare caso dell’analisi di rischio delle gallerie stradali, la rilevanza della prestazione di disponibilità associata ai sottosistemi condizionanti il flusso del pericolo, tra i quali risulta decisivo il contributo fornito dal sistema di interdizione all’accesso in galleria in caso di incendio o incidente coinvolgente materiale ADR, e l’opportunità di implementare, oltre alle previste misure di mitigazione in caso di incendio, anche le ordinarie misure di prevenzione incidentale utilmente adottate per l’incremento della sicurezza delle strade in genere e per l’incremento della sicurezza stradale secondo il D. Lgs. 35/2011 in particolare.

Il progetto e la verifica di sicurezza del sistema stradale / Rossi, Giuliano. - (2020 Dec 09).

Il progetto e la verifica di sicurezza del sistema stradale

Rossi, Giuliano
09/12/2020

Abstract

Lo studio propone un’analisi contestuale dei metodi di stima della misura della sicurezza stradale con approccio sistemico relativamente all’infrastruttura di rete TERN (Trans European Road Network), rispettivamente in gallerie di lunghezza superiore a 500 m (ex Direttiva Europea CE/2004/54, recepita in Italia con il D. Lgs. 264/2006) e nelle restanti tratte (ex Direttiva Europea CE/2008/96, recepita in Italia con il D. Lgs. 35/2011). Mentre le due citate norme impongono metodi di misura e strategie di intervento con riferimento al miglioramento della sicurezza degli utenti della strada, la Direttiva CE/2008/114 (recepita in Italia con il D. Lgs. 61/2011) impone l’adozione di analisi di rischio con riferimento alla continuità di funzione di collegamento garantita dalla strada in quanto Infrastruttura Critica (europea o nazionale). I metodi per l’analisi delle prestazioni di sicurezza indicati nelle tre fonti normative sono estremamente differenti, pur richiamando in tutti i casi il concetto di analisi del rischio. Nel caso dell’analisi della sicurezza delle gallerie di rete TERN, il D. Lgs. 264/2006 impone l’adozione di una Quantitative Risk Analysis, la cui ambizione modellistica non sembra corrispondere alla qualità delle valutazioni proposte in quasi 15 anni di esperienza applicativa, caratterizzate sia da difetti di stima sistematici che da scarsa informatività; nel caso dell’analisi della sicurezza stradale per le tratte restanti, l’approccio proposto dal D. Lgs. 35/2011 si basa su un metodo di giudizio esperto strutturato di consolidata efficacia; nel caso, infine, della richiesta analisi di continuità della funzione in quanto Infrastruttura Critica, il D. Lgs. 61/2011 non definisce metodi di riferimento applicabili, lasciando alla responsabilità dell’Operatore (Gestore) la scelta della procedura da adottare. Muovendo da una analisi di dettaglio delle tecniche di analisi di rischio consolidate, lo studio propone un metodo esperto (e cioè basato sull’esperienza disponibile) per l’implementazione di una Quantitative Risk Analysis (QRA) direttamente applicabile alle gallerie stradali, valorizzando le evidenze di migliore pratica ottenibili dal procedimento di giudizio esperto applicato alle tratte non in galleria e previste dal D. Lgs. 35/2011 e dalle Linee Guida del 2 maggio 2012; l’approccio proposto si basa: - sull’adozione di un criterio di campionamento dell’incidentalità di struttura individuando gruppi di strutture analoghe (per caratteristiche strutturali e di traffico verificate come significativamente correlate al fenomeno incidentale) per l’ottenimento di stime incidentali più robuste, - sull’adozione sistematica dei concetti e dei metodi di calcolo RAMS (reliability, availability, maintainability, safety) ex UNI EN 61508 per l’analisi della prestazione dei sottosistemi rilevanti, - sullo sviluppo di modelli dettagliati per l’analisi del flusso del pericolo, allo scopo di migliorare precisione dei risultati e informatività dell’analisi. Tale approccio si propone inoltre come adeguato, con opportune modifiche (sostituzione della variabile aleatoria danno con la variabile aleatoria indisponibilità), a restituire la stima dell’indisponibilità attesa di un collegamento stradale origine – destinazione e conforme, pertanto, a candidarsi come metodo utilizzabile per la redazione del Piano di Sicurezza dell’Operatore (Gestore) di Infrastruttura Critica. L’applicazione del metodo ad una galleria della tratta A23 Udine – Tarvisio ha infine consentito di verificare, con riferimento al particolare caso dell’analisi di rischio delle gallerie stradali, la rilevanza della prestazione di disponibilità associata ai sottosistemi condizionanti il flusso del pericolo, tra i quali risulta decisivo il contributo fornito dal sistema di interdizione all’accesso in galleria in caso di incendio o incidente coinvolgente materiale ADR, e l’opportunità di implementare, oltre alle previste misure di mitigazione in caso di incendio, anche le ordinarie misure di prevenzione incidentale utilmente adottate per l’incremento della sicurezza delle strade in genere e per l’incremento della sicurezza stradale secondo il D. Lgs. 35/2011 in particolare.
9-dic-2020
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Tesi_dottorato_Rossi.pdf

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: Creative commons
Dimensione 9.5 MB
Formato Adobe PDF
9.5 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1468515
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact