La natura è da sempre spunto per l’innovazione tecnologica e per l’artificio. Da un lato vi è da sempre stato il tentativo di “naturalizzare” l’artefatto attraverso l’imitazione del carattere “osmotico” e morfologicamente variabile, proprio degli “elementi vivi”; dall’altro abbiamo assistito allo sforzo di “artificializzazione” della natura, per renderla sempre più simile ad un elemento progettato. Oggi però, la dicotomia tra natura - dettata da regole evolutive – e artificio - dettato da regole di produzione e perciò statiche – è definitivamente tramontata e si può parlare più propriamente di convergenza. Una convergenza che si tramuta, nel “mondo degli artefatti”, nell’impossibilità di tracciare un netto confine tra corpo e macchina, tra soggetto e oggetto, tra tecnologia ed organismo.
Probe: sentire emotivo. Il Corpo come piattaforma per la tecnologia / Lucibello, Sabrina. - In: ARTE E CRITICA. - ISSN 1591-2949. - STAMPA. - 58:(2009), pp. 30-36.
Probe: sentire emotivo. Il Corpo come piattaforma per la tecnologia
LUCIBELLO, Sabrina
2009
Abstract
La natura è da sempre spunto per l’innovazione tecnologica e per l’artificio. Da un lato vi è da sempre stato il tentativo di “naturalizzare” l’artefatto attraverso l’imitazione del carattere “osmotico” e morfologicamente variabile, proprio degli “elementi vivi”; dall’altro abbiamo assistito allo sforzo di “artificializzazione” della natura, per renderla sempre più simile ad un elemento progettato. Oggi però, la dicotomia tra natura - dettata da regole evolutive – e artificio - dettato da regole di produzione e perciò statiche – è definitivamente tramontata e si può parlare più propriamente di convergenza. Una convergenza che si tramuta, nel “mondo degli artefatti”, nell’impossibilità di tracciare un netto confine tra corpo e macchina, tra soggetto e oggetto, tra tecnologia ed organismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.