“Pastori contro agricoltori. Un omicidio nella Camposampiero del primo ‘700”,

Il rapporto tra una pastorizia di tipo transumante e un'agricoltura sempre più sviluppata e in un contesto sempre più urbanizzato, a partire dal XVIII secolo, portava necessariamente a delle crisi, a delle tensioni che sfociavano molte volte in vere e proprie aggressioni fisiche. Gli sconfinamenti delle pecore nei campi seminati o nelle giovani piantate, il calpestio sui campi appena arati, i danneggiamenti agli argini di fiumi, fossi, canali, siepi e ad altri mezzi di divisione delle proprietà erano eventi assai frequenti. Molte erano le lamentele delle autorità di pianura, mentre quelle montane tendevano a minimizzare se non addirittura a ignorare il problema. Molti quindi furono gli episodi violenti e luttuosi che caratterizzarono il rapporto pastori-contadini, come pure gli scontri fra pastori provenienti da aree diverse. Il tutto attraverso il racconto di un episodio emblematico: l'assalto a una famiglia di pastori da parte di una famiglia di contadini nella Camposampiero del primo Settecento conclusosi con l'omicidio di un ragazzo e il grave ferimento della madre e della sorella.