La crisi finanziaria ha acceso i riflettori su un problema di considerevole rilevanza: i crediti deteriorati. In Italia, stando agli ultimi dati pubblicati da Banca d’Italia, relativi a giugno 2016, il valore dei crediti deteriorati è pari a circa 360 miliardi di euro, ossia il 18% dei crediti erogati dall’intero sistema bancario. La rapida crescita dei deteriorati ha ostacolato il corretto funzionamento del sistema bancario e, nello specifico, l’attività creditizia delle banche. In un siffatto scenario, al fine di ripristinare la stabilità finanziaria e favorire la ripresa economica, i policy maker e le banche hanno intensificato gli sforzi per contenere il fenomeno di tali crediti. I primi sono intervenuti nel 2013 per uniformare la definizione di credito deteriorato a livello europeo; le seconde, invece, hanno sostenuto investimenti al fine di individuare strategie ottimali di gestione dei deteriorati e di contenimento delle perdite su crediti. Ad oggi, le tecniche di gestione utilizzate sono molteplici. Tuttavia, secondo chi scrive, la soluzione della bad bank, alla quale di recente ha fatto riferimento anche la BCE, potrebbe rappresentare, se utilizzata nel rispetto delle disposizioni della Commissione Europea in tema di aiuti di stato, una soluzione valida e virtuosa al problema dei crediti deteriorati.
CREDITI DETERIORATI. DEFINIZIONE REGOLAMENTARE, STRATEGIE DI GESTIONE, DINAMICHE EVOLUTIVE / Lia, Giuseppe. - (2017 Feb 20).
CREDITI DETERIORATI. DEFINIZIONE REGOLAMENTARE, STRATEGIE DI GESTIONE, DINAMICHE EVOLUTIVE.
LIA, GIUSEPPE
20/02/2017
Abstract
La crisi finanziaria ha acceso i riflettori su un problema di considerevole rilevanza: i crediti deteriorati. In Italia, stando agli ultimi dati pubblicati da Banca d’Italia, relativi a giugno 2016, il valore dei crediti deteriorati è pari a circa 360 miliardi di euro, ossia il 18% dei crediti erogati dall’intero sistema bancario. La rapida crescita dei deteriorati ha ostacolato il corretto funzionamento del sistema bancario e, nello specifico, l’attività creditizia delle banche. In un siffatto scenario, al fine di ripristinare la stabilità finanziaria e favorire la ripresa economica, i policy maker e le banche hanno intensificato gli sforzi per contenere il fenomeno di tali crediti. I primi sono intervenuti nel 2013 per uniformare la definizione di credito deteriorato a livello europeo; le seconde, invece, hanno sostenuto investimenti al fine di individuare strategie ottimali di gestione dei deteriorati e di contenimento delle perdite su crediti. Ad oggi, le tecniche di gestione utilizzate sono molteplici. Tuttavia, secondo chi scrive, la soluzione della bad bank, alla quale di recente ha fatto riferimento anche la BCE, potrebbe rappresentare, se utilizzata nel rispetto delle disposizioni della Commissione Europea in tema di aiuti di stato, una soluzione valida e virtuosa al problema dei crediti deteriorati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.