Per favorire il riavvio delle attività in conseguenza all’emergenza epidemiologica da COVID-19, diverse sono state le deroghe alla normativa vigente in materia di contratto a tempo determinato. Ebbene, il legislatore ha modificato a più riprese la regolamentazione in materia di proroga rinnovi di contratti a termine, per effetto dei cd. decreti “Cura Italia”, “Rilancio” e “di agosto”. L’opera intende ripercorrere tutta l’evoluzione legislativa dell’istituto, che si contraddistingue per i repentini ripensamenti circa le deroghe all’attuale disciplina contenuta negli artt. 19 ss. del D.lgs. n. 81/2015. Si può parlare di una vera e propria “occasione persa” giacché si è inteso non modificare l’attuale rigida disciplina (figlia del cd. “decreto dignità”), invece di consentire alle parti sociali di adattarla alle peculiari esigenze che possono riguardare uno specifico settore o una singola realtà aziendale.
L’ondivago atteggiamento del legislatore circa la regolamentazione delle assunzioni a termine in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 / ERARIO BOCCAFURNI, Eugenio. - In: LAVORO E PREVIDENZA OGGI. - ISSN 0390-251X. - 9-10/2020(2020), pp. 557-572.
L’ondivago atteggiamento del legislatore circa la regolamentazione delle assunzioni a termine in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19
Eugenio Erario Boccafurni
2020
Abstract
Per favorire il riavvio delle attività in conseguenza all’emergenza epidemiologica da COVID-19, diverse sono state le deroghe alla normativa vigente in materia di contratto a tempo determinato. Ebbene, il legislatore ha modificato a più riprese la regolamentazione in materia di proroga rinnovi di contratti a termine, per effetto dei cd. decreti “Cura Italia”, “Rilancio” e “di agosto”. L’opera intende ripercorrere tutta l’evoluzione legislativa dell’istituto, che si contraddistingue per i repentini ripensamenti circa le deroghe all’attuale disciplina contenuta negli artt. 19 ss. del D.lgs. n. 81/2015. Si può parlare di una vera e propria “occasione persa” giacché si è inteso non modificare l’attuale rigida disciplina (figlia del cd. “decreto dignità”), invece di consentire alle parti sociali di adattarla alle peculiari esigenze che possono riguardare uno specifico settore o una singola realtà aziendale.File | Dimensione | Formato | |
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