The translation of events from reality to the stories of the information, a phenomenon that Altheide calls unintentional distortion, is understandable if you think that the journalistic attempt to describe reality collides every day with the speed and the multitude of events. So, the news follows marked trails and the journalistic routines generate simplifications, stereotypes, prejudices. If this is true for any type of report, it also applies to a sensitive issue like immigration. The description of events concerning migration processes and actors seems to betray the reality, as all of them. However, the question arises: what is the image of the migration drawn by the journalists? What language do they use? What are the main elements and the recurring themes? What are the features of his characters? These are the research questions of Extracom, a European survey on the form and content of the media representation of immigrants and migration. A survey that asks why the journalistic narrative on immigration is as it is.

La traduzione dalla realtà alle storie dell’informazione, fenomeno che Altheide chiama distorsione inintenzionale, è tuttaltro che infrequente o incomprensibile, e tanto meno intollerabile, se si pensa che la pretesa giornalistica di descrivere il reale nella maniera più fedele possibile si scontra ogni giorno con la velocità e la moltitudine degli eventi. Le notizie seguono percorsi più o meno tracciati. E la consuetudine genera semplificazioni, stereotipi, racconti già ascoltati, pregiudizi. Se ciò vale per qualunque tipo di resoconto, vale ovviamente anche per quello di un tema delicato e attuale come l’immigrazione. Le narrazioni degli eventi riguardanti i processi migratori e i protagonisti di minoranze etniche sembrano tradire la realtà, come tutte. Ma quale immagine del reale costruiscono? Quale linguaggio utilizzano? Quali sono gli elementi e i temi ricorrenti? Quali le caratteristiche dei suoi personaggi? Queste le domande che si è posta la prima sezione della ricerca Extracom, monitor su informazione e immigrazione , relativa all’analisi di forme e contenuti della rappresentazione mediale dell’immigrato e dei fenomeni migratori. Un’indagine che, partendo dalla premessa della difficoltà di una descrizione univoca del tema, si interroga sul perché il racconto giornalistico sull’immigrazione è così com'è.

Il racconto dell’immigrazione. Cronaca di un male diffuso / Panarese, Paola. - In: PROBLEMI DELL'INFORMAZIONE. - ISSN 0390-5195. - STAMPA. - 1:(2005), pp. 48-54.

Il racconto dell’immigrazione. Cronaca di un male diffuso

PANARESE, Paola
2005

Abstract

The translation of events from reality to the stories of the information, a phenomenon that Altheide calls unintentional distortion, is understandable if you think that the journalistic attempt to describe reality collides every day with the speed and the multitude of events. So, the news follows marked trails and the journalistic routines generate simplifications, stereotypes, prejudices. If this is true for any type of report, it also applies to a sensitive issue like immigration. The description of events concerning migration processes and actors seems to betray the reality, as all of them. However, the question arises: what is the image of the migration drawn by the journalists? What language do they use? What are the main elements and the recurring themes? What are the features of his characters? These are the research questions of Extracom, a European survey on the form and content of the media representation of immigrants and migration. A survey that asks why the journalistic narrative on immigration is as it is.
2005
La traduzione dalla realtà alle storie dell’informazione, fenomeno che Altheide chiama distorsione inintenzionale, è tuttaltro che infrequente o incomprensibile, e tanto meno intollerabile, se si pensa che la pretesa giornalistica di descrivere il reale nella maniera più fedele possibile si scontra ogni giorno con la velocità e la moltitudine degli eventi. Le notizie seguono percorsi più o meno tracciati. E la consuetudine genera semplificazioni, stereotipi, racconti già ascoltati, pregiudizi. Se ciò vale per qualunque tipo di resoconto, vale ovviamente anche per quello di un tema delicato e attuale come l’immigrazione. Le narrazioni degli eventi riguardanti i processi migratori e i protagonisti di minoranze etniche sembrano tradire la realtà, come tutte. Ma quale immagine del reale costruiscono? Quale linguaggio utilizzano? Quali sono gli elementi e i temi ricorrenti? Quali le caratteristiche dei suoi personaggi? Queste le domande che si è posta la prima sezione della ricerca Extracom, monitor su informazione e immigrazione , relativa all’analisi di forme e contenuti della rappresentazione mediale dell’immigrato e dei fenomeni migratori. Un’indagine che, partendo dalla premessa della difficoltà di una descrizione univoca del tema, si interroga sul perché il racconto giornalistico sull’immigrazione è così com'è.
giornalismo; cronaca; immigrazione; etica; deontologia professionale
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il racconto dell’immigrazione. Cronaca di un male diffuso / Panarese, Paola. - In: PROBLEMI DELL'INFORMAZIONE. - ISSN 0390-5195. - STAMPA. - 1:(2005), pp. 48-54.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Panarese_racconto-dell’immigrazione_2005.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 1.62 MB
Formato Adobe PDF
1.62 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/146183
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact